A MILANO DUE SPETTACOLI DEL FRINGE FESTIVAL

Dopo Horse Head, Senza Niente e Rifiuti Umani, gli spettacoli provenienti dal Fringe Festival di Roma continuano a venire inseriti all’interno della programmazione dei teatri italiani e in alcuni dei festival più noti e longevi. E’ il caso di Nodi, di Federica Santambrogio, e Strada Provinciale 40 di Cristina Belgioioso, che saranno  in scena rispettivamente il 7 novembre al Teatro Verdi di Milano e il 6 novembre presso il Teatro Argomm di Milano per l’Edge Progeject 2012.

Questa volta è un progetto europeo a ospitare due spettacoli visti e conosciuti grazie alla rassegna Fringe capitolina. Due spettacoli al femminile che hanno incontrato il favore di Donatella Massimilla, storica direttrice del Centro Europeo Teatro e Carcere.

«Gli spettacoli prescelti per l’edizione dell’Edge Project 2012 – ha dichiarato lei stessa in conferenza stampa – sono frutto di una collaborazione con Davide Ambrogi, Direttore Artistico, e Marta Volterra che promuovono la rete Fringe Italia e il Roma Fringe Festival. Siamo andati a vedere gli spettacoli milanesi durante il festival quest’estate, Strada Provinciale 40 e Nodi, dedicato a Frida Kahlo, Leonora Carringhton, Camille Claudel, e abbiamo poi deciso di ospitarli all’interno del Teatro Verdi e degli altri spazi».

Due lavori di impatto, dedicati il primo a storie vere raccolte sul “campo” dalle attrici nel quartiere periferico della Bovisa, il secondo ispirato alle vite straordinarie  di tre donne anticonformiste e diversamente artiste. Al carcere san Vittore ci saranno due repliche straordinarie, una per la sezione femminile in biblioteca, dove verrà inscenato Strada provinciale 40, l’altra per il reparto La nave dove si terrà una lezione-spettacolo interpretata da attrici e attori reclusi de Il Progetto di Bach e Mozart.

«Negli ultimi due anni abbiamo diretto due edizioni europee dell’Edge Festival a Milano e condotto, sempre grazie al supporto della Commissione Cultura della Comunità Europea e ad altre istituzioni regionali e  nazionali  fra cui il Comune di Milano, la Provincia, la Fondazione Cariplo,  il Ministero dei Beni Culturali. Nasce così l’idea di una libera università del teatro, un luogo di incontro libero, come dice Dario Fo, nella dedica di questa nuova impresa culturale».

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