A MILANO DALLA MODA ALLA COMUNICAZIONE

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“Siamo tutti maker? Cittadini, consumatori e comunicatori nell’era del progetto diffuso”. Questo è il tema della terza edizione de “La Settimana della Comunicazione”,  che si svolgerà a Milano dal primo al 7 ottobre 2012.

La SettCom è una manifestazione collettiva con oltre 100 eventi in calendario aperti e gratuiti per sette giorni, diffuso sul territorio milanese, nato per dare valore al sistema della comunicazione, portando l’avanguardia della comunicazione italiana nella città di Milano, coinvolgendola in una settimana di iniziative aperte al pubblico e rendendola sede dell’incontro e del confronto tra giovani talenti creativi, professionisti delle imprese di comunicazione, aziende e molti cittadini interessati e partecipi.

Durante la Settimana della Comunicazione si svolgeranno 20 iniziative curate da Fondazione Milano – Scuole civiche che, per 6 giorni, animeranno l’auditorium Lattuada di corso di Porta Vigentina e altri eventi organizzati dalla Civica Scuola di Grafica Arte & Messaggio presso la sede di via Giusti.

«Milano è la capitale italiana della comunicazione: per la presenza dei grandi gruppi editoriali, delle società di telecomunicazioni, della pubblicità e della creatività. Questo settore – ha dichiarato l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca, Cristina Tajani – è per Milano strategico sia dal punto di vista occupazionale sia nella logica di uno sviluppo sempre più diffuso. E da qui il tema di questa terza edizione de “La Settimana della Comunicazione”, che non poteva essere più stimolante e attuale: siamo tutti maker? La risposta è sì, certamente. Siamo tutti attori e ‘produttori’ della comunicazione e lo saremo sempre di più, grazie all’accesso semplice e diretto alle nuove tecnologie». Perciò,  a Milano, ha continuato Tajani, «questa tendenza incrocia un sapere tradizionale nel campo della comunicazione fortemente radicato e che dà vita a risultati di grande rilievo. Ne sono un esempio anche le scuole dell’Amministrazione Comunale, che fanno riferimento alla Fondazione Milano e alla scuola Arte e Messaggio. Vi è poi un’ulteriore esito virtuoso che prende il via dall’opera dei cittadini maker ed è la partecipazione, il farsi realtà di un’idea di democrazia cooperativa e inclusiva che rende più efficace ogni azione di governo. A partire dalla nostra Amministrazione milanese che in questa sfida ha creduto e crede molto».  Quindi, durante la nostra Settimana, come spiega Pietro Cerretani, fondatore de “La Settimana della Comunicazione”, si vuole riflettere su come siamo entrati in quella che noi chiamiamo era del “progetto diffuso”, dove le logiche della rete e della reciprocità obbligano istituzioni, aziende, imprese di comunicazione, consumatori, cittadini e comunicatori a diventare attivamente protagonisti di ogni processo di comunicazione. «Da qui in poi bisogna ridisegnare la nostra identità come cittadini e consumatori, la nostra responsabilità come aziende e istituzioni e il nostro modello di business come comunicatori», ha concluso Cerretani.

«Le Scuole civiche di lingue, teatro, cinema, musica sono makernel senso che sono scuole del fare – ha detto Filippo Del Corno, Presidente di Fondazione Milano–Scuole civiche – dove gli studenti hanno l’occasione di imparare sul campo e a contatto con il mondo produttivo e con le imprese. Sono anche centri di produzione di cultura, aperte al territorio e alla città, come in questa occasione con più di venti appuntamenti in calendario tra incontri, dibattiti, seminari spettacoli e lezioni aperte. Le scuole, grazie a queste caratteristiche, sono in grado di formare maker, giovani capaci di confrontarsi positivamente con un mondo in continua trasformazione».

Durante la conferenza stampa eBit Innovation e Demoskopea hanno presentato i dati del Quarto Osservatorio sull’E-Business “Cosa vogliono i consumatori, cosa fanno le aziende”. Dalla ricerca emerge come la Rete ha trasformato i consumatori, rendendoli ancor più determinanti nelle scelte strategiche delle aziende grazie alle logiche di reciprocità e condivisione di Internet. Molto interessanti i dati sugli internauti lombardi: il 25 per cento dei possessori italiani di tablet è lombardo. Mentre per quanto riguarda gli utilizzatori di smartphone, molto diffusi lungo tutto lo Stivale, il 13 per cento sono lombardi. Gli internauti lombardi, rispetto a quelli delle altre Regioni italiane, utilizzano molto di più i dispositivi mobili come gli smartPhone, i tablet e la chiavetta, il 15 per cento in più. Dalla ricerca emerge che il 54 per cento dei lombardi si collega a internet tramite smartPhone, i tablet e la chiavetta per il 39 per cento del tempo, mentre il restante 61 per cento tramite computer. Il dato nazionale indica, invece, che gli italiani si collegano tramite dispositivo mobile solo per il 24 per cento del tempo, il restante 76 per cento tramite computer.

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