Danubio in bicicletta: ecco il percorso Passau-Vienna

In questo itinerario appassionante in bicicletta lungo il Danubio, scopriamo il percorso Passau-Vienna. 

©blogvacanza.com
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Poco più di 300 chilometri in bicicletta tra vallate e salite non impegnative, campagna verdeggiante e cittadine da scoprire, vigneti della Wachau e abbazie che, dall’alto di una collina, dominano il paesaggio, lo colorano di giallo, di rosa, di beige, raccontano del passato. E poi le città lungo il tragitto: dalla tedesca Passau, detta anche Città dei tre fiumi, all’austriaca e vivace Linz, per giungere, infine, nella capitale splendente e un pizzico nostalgica, impareggiabile centro culturale fin de siècle: Vienna. L’estate si sta avvicinando e con lei la voglia di viaggiare, evadere, trascorrere del tempo all’aria aperta.

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Niente alberghi di lusso, voli troppo fast o spiagge affollate. Se anche a voi piace muovervi lentamente; se amate decidere lungo il tragitto cosa vedere, dove sostare e quanto a lungo; se pedalare rigenera il vostro corpo e la vostra mente ma non volete faticare troppo, allora la tratta Passau-Vienna della Ciclovia del Danubio può essere un buon consiglio per voi. È una tra le piste ciclabili più famose e apprezzate dell’intera Europa: ricca di spunti, sicura e adatta a tutti, comprese le famiglie, la ciclabile costeggia il secondo corso d’acqua del continente, collegando tra loro numerose località di interesse artistico. Cultura e natura trovano qui l’equilibrio perfetto, il tutto unito a strutture ricettive abituate ad accogliere cicloturisti in cerca di relax.

La bavarese Passau è il punto di partenza per il nostro itinerario lungo il Danubio. Detta Die Drei Flüsse Stadt (Città dei tre fiumi), a volte anche Venezia della Baviera, Passau sorge alla confluenza di Danubio, Inn e Ilz, proprio sul confine con l’Austria. Prima di salire in sella alla vostra bici, prendetevi del tempo per conoscere questa città che, in alcuni tratti, ricorda l’Italia: ai piedi della collina con la fortezza Veste Oberhaus (del Duecento), ecco un centro storico spiccatamente barocco, con monumenti realizzati nel corso del XVII secolo da architetti della Penisola.

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Ma la bicicletta chiama e la voglia di intraprendere l’itinerario si fa sentire: lasciata Passau, la ciclovia entra in territorio austriaco, attraversa Engelhartszell an der Donau, con l’unica abbazia cistercense trappista dell’intero Paese, e scende verso sud sino a Schlögen, punto il cui il fiume disegna la sua famosa e pittoresca ansa (per ammirarla dall’alto raggiungere a piedi il belvedere), la più bella di tutto il corso. Sessanta chilometri attraverso l’Alta Austria, passando per Aschach an der Donau, la città dei Nibelunghi Eferding e Wilhering con il suo bellissimo monastero cistercense in stile rococò, conducono a Linz, terza città per dimensioni dell’intera Austria, tappa a cui dedicare un po’ del vostro tempo. Da sempre grande centro industriale, negli ultimi anni Linz si è trasformata in un interessante e vivace polo culturale, soprattutto a partire dal 2009, quando è stata nominata Capitale europea della Cultura. E poi via, alla volta di Melk, nota per la splendida abbazia benedettina, tra le più famose al mondo. È da lì che proviene uno dei personaggi immaginati da Umberto Eco per il suo Il nome della rosa: è Adso da Melk, fedele allievo di Guglielmo da Baskerville. Accovacciato su una roccia che domina il Danubio, il monastero svela una storia lunga un millennio, resa ancora più tangibile dai volumi custoditi nell’imperdibile biblioteca.

Lasciata l’abbazia si riparte in direzione della Wachau, regione forse più suggestiva di tutto il percorso: una tratta che si snoda tra verdeggianti colline coltivate a vite e piccoli villaggi pittoreschi, dal borgo rurale di Willendorf al caratteristico paese di Dürnstein, con le rovine del castello in cui sul finire del XII secolo venne fatto prigioniero Riccardo Cuor di Leone. E poi ecco scorrere, prima di raggiungere Vienna, la storica località vitivinicola di Krems an der Donau e, proprio di fronte alla cittadina, un’altra maestosa e imponente abbazia, come sempre in posizione dominante sul paesaggio circostante: quella di Göttweig.

Infine l’ultima pedalata attraverso Klosterneuburg e alla volta del Wienerwald (il bosco viennese), sino alla meta: la capitale che è stata punto di riferimento per artisti, scrittori, musicisti, filosofi e studiosi, che sul finire dell’Ottocento hanno dato proprio a lei, alla Grande Vienna, un volto unico, illuminato. Una meritata e piacevole sosta conclusiva, prima di ammirare nuovamente l’intero paesaggio in senso contrario, comodamente affacciati al finestrino di un treno per Passau.

Valentina Sala

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