ROULETTE RUSSIA: LA RUSSIA DEL NOSTRO TEMPO E I SUOI OLIGARCHI RACCONTATI DA SERGIO CANCIANI

D. Brusilov, collage su carta, 1984

La Russia di oggi e i suoi oligarchi, uomini vicino al Cremlino che prosperano nell’era del post sovietismo, quando già sembrano anni luce lontane le stagioni del socialismo reale: li descrive con sguardo attento “Roulette Russia” (Castelvecchi editore), il libro da poco dato alle stampe a firma del giornalista Sergio Canciani, volto popolarissimo dell’informazione televisiva italiana perché corrispondente Rai da Mosca nell’arco degli ultimi quindici anni. Per presentare la pubblicazione, offrendo così un focus completo sulla realtà storico-sociale russa dal realsocialismo ai nostri giorni, non c’era migliore contesto dell’importante mostra “Dall’utopia al dissenso“, promossa dal Comune di Muggia (Trieste) e visitabile fino al 12 agosto al Museo d’Arte Moderna Ugo Carà. Il percorso espositivo schiude un quarantennio di storia russa contrassegnato da profondi cambiamenti sociali e politici: dagli anni della completa adesione all’ideologia comunista, alla destalinizzazione del XX Congresso del PCUS, al periodo della stagnazione Bresneviana per arrivare alla Perestrojka di Mikail Gorbaciov, alla caduta del Muro di Berlino ed alla dissoluzione dell’URSS. Mercoledì 11 luglio, alle 19 al Caffè Teatro Verdi di Muggia (ingresso libero) appuntamento dunque con la presentazione del libro di Sergio Canciani, “Roulette Russia”, nell’ambito della conversazione promossa dalla Biblioteca Comunale “E. Guglia”, che sarà introdotta dall’on. Giorgio Rossetti, presidente di “Dialoghi europei centrostudi economici e sociali”. Info: tel 040 3360422 – [email protected] – www.benvenutiamuggia.eu   Intanto, registrando il grande interesse suscitato dalla mostra in queste prime settimane, il Comune di Muggia ha deciso di estendere gli orari di apertura al pubblico: a partire da venerdì 6 luglio il percorso sarà visitabile da martedì a sabato 10.00-12.00 e 17.00-20.00, domenica e festivi 10.00-13.00.

Il successo dell’iniziativa è certamente legato a una importante peculiarità della mostra, che si spinge a indagare anche la produzione artistica russa degli anni ’80 e ’90: tutte le opere e i documenti non sono mai stati esposti prima in Italia e provengono dalla collezione del giornalista e scrittore Francesco Bigazzi, per lunghi anni corrispondente ANSA dall’Unione Sovietica, e addetto cultura del Consolato Generale d’Italia a San Pietroburgo. Il percorso espositivo si avvale della consulenza scientifica di Tatiana Vilinbakhova, principale Coordinatore Scientifico del Museo Russo di San Pietroburgo.  Dalla Russia rappresentata nell’arte, a quella di oggi raccontata nelle pagine del libro di Sergio Canciani, storico corrispondente del Tg1, il giornalista italiano che più ha seguito le vicende russe dell’ultimo ventennio: chi sono, dove nascono, come si comportano gli oligarchi vicini al Cremlino? Indossano abiti firmati, cravatte francesi (ora hanno imparato a farsi il nodo) e mocassini italiani. Lunghe partite a biliardo nei saloni d’attesa, Mercedes in cortile, belle dacie tra le betulle, donne con pellicce e tacchi alti. Insomma, soldi. Tanti soldi. Da dove arrivano?  Il livello di democrazia in Russia è ancora critico e chi cerca di raccontare la verità paga spesso pegno con la vita. Sergio Canciani, che a Muggia ripercorrerà la sua esperienza moscovita, è stato per tredici anni a capo dell’ufficio di corrispondenza Rai della capitale russa, dove ha vissuto fino al 2011, realizzando oltre settemila servizi.

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