POLO SUD, L’INIZIATIVA CHE PORTA LA CULTURA A MEZZOGIORNO

Potenza

Dopo la letteratura a Mantova, la filosofia a Modena, la scienza a Genova e Bergamo, più recentemente, l’economia a Trento e il diritto a Piacenza, il festival della mente a Sarzana, Polo Sud inverte due luoghi comuni: che la promozione culturale debba essere progettata nelle province del centro-nord; che dal sud si debba solo ed esclusivamente parlare del passato e del recupero delle tradizioni.

Cultura è il tema della prima edizione.  Perché è sui più diversi aspetti collegati alla valorizzazione della cultura (dalla sua importanza dal punto di vista della democrazia e della cittadinanza fino a quello delle sue ricadute economiche) che va ripensato il futuro del nostro Paese.

In questo contesto particolarmente significativa la scelta di Matera – città di memoria per eccellenza – come città dalla quale guardare al futuro. Per le medesime ragioni ancor più significativo il coinvolgimento dei comuni della Val d’Agri, proprio laddove oggi, memoria della tradizione culturale e orizzonte futuro di sviluppo economico, convivono in una sintesi difficilmente reperibile con uguale peso e valore.

L’anteprima a Potenza, l’11 giugno, con la lezione magistrale di Andrea Carandini su Investire in cultura alla presenza e con interventi del Ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi, del Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo e dell’editore Giuseppe Laterza, in qualità di organizzatore di Polo Sud-Idee per il futuro, coordinati da Paolo Conti.

L’inaugurazione a Bernalda, alle 17,30 di venerdì 29 giugno con Eva Cantarella che affronterà un tema come il delitto d’onore, dalla Grecia antica ad oggi, in cui la cultura entra nella vita quotidiana, prima lezione quadro di una serie di interventi programmatici – quello di Pierluigi Sacco con un’articolata proposta di otto strade per lo sviluppo, quello di Franco Cassano sulla cultura italiana oltre la tradizione, quello di Salvatore Settis sulla cultura come bene comune – ai quali faranno seguito una serie di workshop introdotti e coordinati da Oscar Iarussi, Giorgio Zanchini e Francesco Erbani, e animati da personalità di primissimo piano nel campo della promozione e organizzazione culturale: Antonella Agnoli, Patrizia Asproni, Aldo Bonomi, Michelina Borsari, Sergio Escobar, Carlo Fuortes, Fiorenzo Galli, Alessandro Laterza, Marina Losappio, Gino Roncaglia, Amerigo Restucci, Marino Sinibaldi, Lucreazia Stellacci.

Sabato 30 giugno alle 22,00 uno spettacolo di Alessandro Bergonzoni, attore, artista e giocoliere della parola che su quelle di Polo Sud, futuro, cultura, idee proporrà una sua personale rappresentazione e interpretazione dei temi discussi. Chiusura domenica 1° luglio a Grumento Nova con una domanda, “la cultura è il nostro futuro?”, sulla quale si interrogheranno e dialogheranno Aldo Bonomi e Armando Massarenti. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Comitato Matera 2019 e si inserisce nel percorso di candidatura della città dei Sassi a Capitale europea della Cultura.

Queste le parole del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo: «La scelta della Basilicata per una manifestazione così prestigiosa come Polo Sud è un riconoscimento per la nostra regione, ricca di storia e di testimonianze culturali. Fare della cultura un ‘fertilizzatore sociale e civile’, oggi è una questione che riguarda tanto le piccole regioni del Sud quanto il resto del Paese. C’è la diffusa consapevolezza che la crisi che ha investito l’Occidente non è soltanto economica ma anche di idee, perciò occorre uno slancio delle classi dirigenti verso un nuovo modello che privilegi investimenti nella ricerca e nell’innovazione. In quest’ottica, la cultura può essere essa stessa occasione di sviluppo e settore di investimenti produttivi. La Basilicata, dunque, guarda con attenzione a iniziative come  Polo Sud,  per restituire alla cultura un ruolo preminente nelle politiche di sviluppo».

Gli fa eco il sindaco di Matera Salvatore Adduce. «Abbiamo subito accolto questa iniziativa non solo per la qualità dell’offerta, ma anche perché si inserisce perfettamente nella sfida che Matera, con il supporto dell’intera regione, ha lanciato di candidarsi a Capitale europea della Cultura nel 2019. Sono certo che dal confronto con gli autorevoli ospiti del Festival nasceranno nuove idee per il futuro della città e per rafforzare il ruolo di Matera nel panorama culturale europeo».

L’editore Giuseppe Laterza crede molto nel progetto. «Si dice che viviamo in un’epoca di rapide e profonde trasformazioni. E ci si interroga con ansia sul futuro che ci attende. Eppure sembra spesso di vivere in un’epoca dominata dal presente, senza memoria né fiducia nel domani. Se vogliamo che il nostro futuro non sia un destino o una minaccia dobbiamo tornare a credere nella forza delle idee, decisive nel determinare il nostro atteggiamento verso il mondo: verso il nuovo e l’antico, il pubblico e il privato, l’individuale e il collettivo, il materiale e il simbolico. Polo Sud vuole essere un cantiere in cui le idee migliori – anche molto diverse tra loro – vengano discusse nella prospettiva di chi guarda al futuro e costruisce il futuro.  Attraverso le idee possiamo uscire da un eterno presente e recuperare la lungimiranza, essenziale per investire a lungo termine e assicurare un futuro ai nostri figli. Dobbiamo pensare ‘al’ futuro e pensare ‘il’ futuro. Polo Sud sarà il luogo in cui farlo».

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