PARTE IL RESTAURO DELLE OPERE DANNEGGIATE DAL SISMA IN EMILIA

Foto: beniculturali.it

Sono 1.086, provenienti da 79 siti diversi, gli oggetti e le opere d’arte (quadri, statue, arredi sacri ed elementi ornamentali) ricoverati nel Centro allestito negli ampi spazi al piano terra del Palazzo Ducale di Sassuolo, in provincia di Modena, e su cui interverranno i restauratori appartenenti all’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma e all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze che hanno messo a disposizione le proprie competenze professionali, il personale, le attrezzature ed il materiale per realizzare gli interventi necessari al recupero dei beni. Avvalendosi della collaborazione degli allievi delle rispettive scuole di formazione, gli operatori dei due istituti del Mibac potranno effettuare la verifica conservativa di tutti i beni recuperati, la loro archiviazione, il riordino secondo i criteri di priorità dei futuri interventi e operare quindi i primi interventi diretti di salvaguardia. Domani, 5 settembre 2012, presso il Palazzo Dicale di Sassuolo verranno presentate alla stampa le attività di restauro delle opere danneggiate dal sisma, che restituiranno alla città di Modena e all’intera Emilia il suo patrimonio artistico e culturale, accumulato in secoli e secoli di storia.

Le sale, potenziate negli apparati di sicurezza attiva e passiva, nei corpi illuminanti, dotate di strutture che consentono la corretta sistemazione delle opere e corredate dai necessari supporti che consentono ai restauratori di operare al meglio, vedranno transitare sotto le mani esperte dei tecnici, alcune importanti testimonianze artistiche del territorio emiliano come l’Assunta del Guercino o il Trittico di Bernardino Loschi, spettacolarmente salvato dalle macerie del Duomo di San Feilce in provincia di Modena. A fine settembre, quando saranno terminate le prime fasi del restauro, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sarà inoltre consentito al pubblico, organizzato in piccoli gruppi e sotto la guida dei tecnici dei due istituti per il restauro coinvolti, la visita agli spazi del Centro per apprezzarne in pieno l’attività.

Alla conferenza stampa intervengono: arch. Antonia Pasqua Recchia, Segretario Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; arch. Carla Di Francesco, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna; dott. Stefano Casciu, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio-Emilia; arch. Gisella Capponi, Direttore dell’Istituto per la Conservazione e il Restauro; dott. Marco Ciatti, Responsabile dell’Opificio delle Pietre Dure.

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto