Maggio dei libri 2013, a Venezia un incontro su Georges Perec

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Georges Perec

Anche la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia aderisce al Maggio dei libri, la campagna ministeriale che, attraverso il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati, vuole favorire e stimolare l’abitudine alla lettura, considerata elemento chiave della crescita personale, culturale e sociale. La Biblioteca Nazionale Marciana ha organizzato una conferenza in programma per martedì 7 maggio 2013 alle 17. Al centro dell’incontro il romanzo di Georges Perec, La vita istruzioni per l’uso. Dopo il saluto di Maurizio Messina, direttore della Biblioteca Nazionale Marciana, interverrà Piero Falchetta. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili da Piazzetta San Marco 13/a.

Georges Perec, La vita istruzioni per l’uso – Pubblicato nel 1978, La vita istruzioni per l’uso è un meccanismo ingegnoso e divertito che ha coinvolto lettori di ogni Paese. Il libro è ambientato in un palazzo parigino, dove si affollano innumerevoli personaggi, sullo sfondo di avventure, delitti, peripezie. Un libro, come scrisse Italo Calvino, sospeso tra pietas e gioco. La vita di un palazzo parigino: gli inquilini, gli oggetti, le azioni, i ricordi, le sensazioni, le fantasticherie. La vita istruzioni per l’uso è una geniale combinazione di storie tra ironia, tragedia e poesia. Un capolavoro del Novecento. I cataloghi, le descrizioni, il racconto delle cose inanimate: questo aspetto è una caratteristica del libro e una ragione del suo fascino (uno dei capitoli più suggestivi, il 74, è l’evocazione d’un mondo sotterraneo che s’estende sotto le cantine, nelle viscere della terra), ma certo la sua presa di lettura sta nell’altro aspetto: il libro brulicante di storie, d’avventure, di delitti, d’indagini poliziesche. Non per nulla nel frontespizio dell’edizione francese sotto il titolo La Vie mode d’emploi figura la dicitura ‘Romans’: ‘romanzi’ al plurale. Ogni appartamento dello stabile cela un mistero, un dramma, una peripezia che si dirama nelle più esotiche contrade del mondo o trae origine in epoche remote. Le cento stanze diventano le ‘Mille e una notte’.

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