L’Irlanda dice addio a Seamus Heaney

Seamus Heaney  a destra e Tony Milosz Ph. by Mariusz Kubik
Seamus Heaney a destra e Tony Milosz Ph. by Mariusz Kubik

Dublino- “Addio, addio e un bicchiere levato al cielo d’Irlanda e alle nuvole gonfie. Un nodo alla gola ed un ultimo sguardo alla vecchia Anna Liffey e alle strade del porto. Un sorso di birra per le verdi brughiere e un altro ai mocciosi coperti di fango, e un brindisi anche agli gnomi a alle fate, ai folletti che corrono sulle tue strade”. Con i Modena City Ramblers vogliamo ricordarti, poeta. È morto venerdì 30 agosto,  a 74 anni Seamus Heaney. Amava la sua terra, l’Irlanda. Nacque nel verde nord nord di Castledawson, il 13 aprile 1939. Nel 1995 fu onorato dal Premio Nobel per la letteratura. Con le sue opere portò il rinascimento nella poetica irlandese. I paesaggi, l’infanzia, i sacrifici della sua famiglia per sostenere lui e gli altri suoi otto tra fratelli e sorelle.Il clima umido della sua isola. Tutto questo traspare dai suoi libri. I lumi dell’indipendentismo irlandese li accese lui. Amava la sua gente. Amava studiare. Con una laurea in lettere ha conquistato il cuore di chi lo leggeva con passione e dedizione come si ascoltano le parole di un nonno, in inverno, seduti vicino alla luce tenue di un focolare. Ha vissuto tra Europa e America. Portando con sé ogni giorno i valori in cui credeva, valori che hanno fatto di lui un nobil uomo.  Nel 1984 ha insegnato all’Università di Harvard.

Seamus Heaney, il poeta d'Irlanda, scomparso a 74 anni a Dublino. Ph. by radiotimes.com
Seamus Heaney, il poeta d’Irlanda, scomparso all’età di  74 anni a Dublino. Ph. by radiotimes.com

Era malato da tempo. Nel 2011, quando le sue condizioni di salute iniziarono a peggiorare, lascio la prestigiosa cattedra del Trinity College. Posò la penna e i fogli. I suoi manoscritti sono custoditi presso la Biblioteca Nazionale. Alto, robusto. La sua statura imponente era mera apparenza. Irradiava, attraverso i suoi occhi la bontà d’animo che custodiva in seno.

Si autodefinì, in Scavando, una delle sue poesie più celebri, un manovale della parola scritta: «Ma io non ho la vanga per seguire uomini così. Tra indice e pollice s’acquatta chiatta la penna. Scriverò con quella».

 

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