LE RADICI DEL FEDERALISMO

Il “fenomeno” Lega Nord è stato sinora oggetto prevalentemente di cronaca o di analisi sociologica. Non lo è per Stefano Bruno Galli per il quale è il momento di approfondimenti sul piano della storia e della teoria. Scavando in profondità Galli scopre infatti che – sin dalle origini del Movimento – esiste un paesaggio di padri nobili che in pochi conoscono: Bruno Salvadori, Emile Chanoux, Denis de Rougemont e Guy Héraud – oltre a Carlo Cattaneo e a Gianfranco Miglio. Stefano Bruno Galli in Le radici del federalismo. Viaggio nella storia del fenomeno Lega (Ube – Università Bocconi editore – 2012, 168 pagg., 16 euro, 9,90 in formato e-pub), ricostruisce la storia ideologica, individuando il filo rosso che tiene insieme queste personalità, e spiega in quale misura hanno inciso sul progetto politico leghista.

«E’ un libro controcorrente, che si distacca dal coro – afferma Galli – anzi, costituisce senz’ombra di dubbio una nota stonata. Per coglierne lo spirito di fondo, il lettore dovrebbe provare a rimuovere il pregiudizio e cancellare la galleria di personaggi, soprattutto minori, che gli vengono in mente pensando alla Lega. Sì, perché questo libro si colloca su un altro piano; su un piano politico, eminentemente teorico e dottrinario».

Stefano Bruno Galli insegna “Storia delle Dottrine Politiche” nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano. È presidente di Éupolis Lombardia – Istituto superiore per la Ricerca, la Statistica e la Formazione di Regione Lombardia. È socio dell’Accademia Roveretana degli Agiati. Le sue ricerche sono incentrate sui temi del federalismo e del nazionalismo, del costituzionalismo e del giusnaturalismo, nell’ambito del pensiero politico italiano ed europeo tra il XVI e il XX secolo.

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