LA STRADA IN FONDO AL MARE

Due donne, due mondi diversi, un unico destino: trovarsi a bordo del Titanic e vivere la terribile esperienza del naufragio. Celeste Parkers e May Smith non potrebbero essere più diverse: la prima è un’inglese sposata con un ricco industriale americano che torna a casa, in Ohio, dopo il funerale della madre. La seconda è un’orfana che ha trovato la ricchezza nel marito e nella figlioletta. Tutti e tre intraprendono il viaggio verso il nuovo mondo in carca di un futuro migliore per tutti loro.

I destini delle due donne si incrociano sulla scialuppa di salvataggio: Celeste tira fuori May dall’acqua e la issa sull’imbarcazione. Poco dopo, il capitano Smith mette in mano alla donna una bambina, a cui May si aggrappa con tutte le sue forze, anche quando scopre che la piccola non è sua figlia. Celeste torna a casa da un marito violento che la picchia e la umilia e dal quale troverà la forza di fuggire anni più tardi con il piccolo Roddy, raggiungendo la famiglia a Lichfield. May e Ella, invece, tornano subito in Inghilterra e vengono accolte dal padre di Celeste, che offre loro una nuova vita nell’anonimato.

Storie di segreti e di bugie ma anche di una grande amicizia che attraversa i continenti e la storia. La strada in fondo al mare di Leah Fleming è tutto questo e molto di più, un romanzo appassionante che attraversa due mondi e 50 anni di storia per narrare le vicende delle due protagoniste e dei loro figli.

Parallelamente, ci viene raccontata la storia di Angelo, un italiano immigrato a New York, che sul Titanic ha perso la moglie ma non smette mai di credere che la loro bambina, Alessia, è ancora viva, complice una scarpina in pizzo toscano ritrovata al porto dopo l’approdo del Carpathia, che trasportava i sopravvissuti al naufragio.

La stessa scarpina che Ella aveva addosso quando è stata recuperata in mare e che May custodisce gelosamente. Il lettore non impiega molto a capire che Ella è in realtà Alessia, ma affinché i protagonisti del romanzo scoprano tutta la verità ci sarà bisogno di una vita di sacrifici, di una guerra mondiale, di viaggi e incontri casuali che, come le donne toscane, annodano i fili fino a costruire un intricato disegno.

Lo stile narrativo di Leah Fleming non è uno stile prolisso, lento, ricco di descrizioni, ma è molto rapido e impattante, particolarmente immediato nel distribuire nozioni e semplicemente secco nel raccontare gli avvenimenti. Un punto a favore dell’autrice, che costruisce un romanzo avvincente ma ricco di sentimenti, che appassiona il lettore e lo spinge ad arrivare fino in fondo.

Le protagoniste, Celeste e May, sono due donne uniche, forti, capaci di soffrire e vivere una vita di segreti e bugie per il bene dei figli. Forte e determinata l’una, quanto timida e incerta l’altra, sapranno affrontare con coraggio le difficoltà delle vita. Ben caratterizzata anche Ella che in un primo momento si ribella all’idea di non sapere chi è ma poi accetta l’amore di May, ormai defunta, e rinuncia a scoprire la sua vera identità. Angelo, invece, non smette mai di sperare ma riesce a trovare la forza di rialzarsi e un nuovo amore proprio grazie alla tragedia del Titanic.

Piera Vincenti

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