IL VOLO DI UNA FARFALLA

“[…] Nel volo di una farfalla,

nel suo delicato silenzio

entrerò nei tuoi pensieri […]”

 

Angela Altavilla (nella foto) si esprime in modo delicato, ma allo stesso tempo sa essere incisiva, caparbia…tenace. Proprio come quell’energia che trapela nei suoi versi e che la giovane poetessa irpina paragona al tempo, il quale “accompagna la vita e segna ricordi al passaggio di una ferita”. La incontro nel suo paese natio, Ariano Irpino, ricordato dalle cronache nazionali anche e soprattutto per il sisma del 1980, anche se questa cittadina della provincia di Avellino è ben altro: conserva energie represse, che si manifestano spesso nella voglia di riscatto dei singoli cittadini. Tra una chiacchiera e l’altra viene fuori tutta la passione di Angela che si sta impegnando molto per lasciare qualcosa di buono al suo territorio, in un contesto, dice, «difficile per noi giovani». Lei, però, non si è data per vinta: consulente del lavoro, qualifica ottenuta con l’impegno, ha oggi uno studio; la scrittura è una passione che coltiva da piccola quando a crescerla erano i suoi bisnonni, gente di altri tempi che, afferma con un sorriso, «mi hanno dato dei valori».

La sua prima pubblicazione “Crisalide. Il volo della Vita”, edito da Grauseditore, con prefazione di Giovanni Nuti, è una raccolta di poesie che sarà presentata sabato, 23 dicembre 2012, al teatro comunale di Ariano Irpino. Relazionerà Piera Vincenti, caporedattrice di Cultura e Culture, il cui intervento sarà preceduto dalla lettura di alcuni passi della silloge da parte del Dj Big Wave e della stessa autrice. Dopo la relazione, seguiranno un video e l’intervento musicale di Antonio Romano.

«Scrivo per evadere dal mondo che mi sembra il più delle volte finto», afferma quando le chiedo il motivo per cui ha deciso di iniziare questa avventura. «Nei miei versi cerco di raccontare anche un po’ la realtà», continua. «Il poeta che più mi ispira è Salvatore Quasimodo, il quale scrive delle cose intense in pochi versi e… questo è meraviglioso».

La sua poesia “Manifesto per l’Italia” farà sicuramente riflettere: «Nel nostro Paese è indispensabile l’unione fra le persone per fare rete», precisa Angela che è per la linea «dei meno progetti e più fatti».

“Crisalide: il volo della farfalla” simboleggia il cambiamento, inteso, sostiene la poetessa, «come un’evoluzione». «L’uomo teme il tempo che passa e con esso gli eventi che non sono né negativi né positivi, ma ci consentono di evolverci e di farci ambire ad altro». Parole profonde di una ragazza di ventinove anni che riflette e che non si accontenta di conoscere le versioni ufficiali di fatti e situazioni: «Il male è un’occasione di crescita», spiega affermando che il suo filosofo preferito è Platone e che la personalità da cui cerca di trarre esempio è una donna della storia, Costanza D’Altavilla.

Prima di lasciarla, le chiedo a chi ha dedicato la sua raccolta: «A me stessa e alla mia crescita interiore», dice con un sorriso, parlando infine dei suoi progetti: «Mi piacerebbe scrivere un libro per ragazzi e creare qualcosa per la mia comunità».

Maria Ianniciello

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