Il primo maggio riapre finalmente il museo Van Gogh di Amsterdam, dopo un lungo restauro. In occasione del 160esimo anniversario della nascita del grande artista, una mostra straordinaria, Van Gogh at Work, renderà disponibile le sue opere più significative raccogliendo il frutto di sette anni di ricerca sui suoi metodi di lavoro. Tra i libri che si interrogano sulla vita, sull’opera, sulla sensibilità letteraria e sull’identità di Van Gogh, figura il testo di Mariella Guzzoni, dal titolo “L’infinito specchio”, edito da Et.al. edizioni, che propone lettere e documenti finora inediti. Si tratta di un’appassionata biografia e allo stesso tempo saggio rigoroso.
«Ho letto e riletto questo libro di Mariella Guzzoni con grande interesse unito a un certo spaesamento. Mi sono sentito trascinato in un viaggio – quello umano e artistico di Vincent Van Gogh – che pensavo di conoscere bene, come quando si ritorna in un posto che abbiamo frequentato per tanto tempo e di cui sappiamo la bellezza degli angoli più nascosti. ma che si è rivelato un nuovo viaggio che ha percorso strade che non conoscevo affatto e luoghi impensati. Questo è il primo effetto di questo libro. Scoprire un altro Van Gogh… firma e autoritratto sono perlustrati da Mariella Guzzoni con la sua speciale calma e attenzione al particolare unite a un certo spirito indagatore alla Sherlock Holmes che imprime al libro stesso, in certi suoi tornanti, l’eccitante atmosfera di un giallo», scrive Massimo Recalcati nella prefazione del libro.
Mariella Guzzoni (Bergamo, 1952) si è diplomata in Lingue Straniere alla ssit Carlo Bo di Milano. Ha poi com- piuto studi di Pittura presso l’Accademia Lorenzo Lotto e ha conseguito il diploma in Arti Visive all’Accademia Carrara di Bergamo. Da alcuni anni si dedica agli studi vangoghiani, svolgendo parallelamente attività di ricerca artistica incen- trata sui temi della marginalità e sul rapporto tra psicoanalisi e arte. È membro associato di alipsi (Associazione Lacaniana Italiana di Psicoanalisi).
