Il libro sulle donne di Casa Mancini

castelbAvellino- Castel Baronia, stasera alle 18, al Chiostro del Santo Spirito di piazza Veneto, Mariano Bocchini e Pompilio Dottore presentano il libro su “Grazia Maria Riolae le donne di Casa Mancini. Edizioni Il Papavero di Donatella De Bartolomeis

Modera la serata il caporedattore Rai, Andrea Covotta.

Al tavolo della presidenza, tra i tanti nomi di rilievo della Valle dell’ Ufita, spiccano le parole del primo cittadino di Castel Baronia, Carmine Famiglietti, il quale elogia il lavoro dei due autori che, dopo un meticoloso lavoro per la raccolta di documenti, espongono al pubblico, la realtà femminile e i ruoli delle donne della famiglia Mancini, col tempo persi nel dimenticatoio.

 Tra i relatori anche Claudio Ricci, sindaco del comune limitrofo, San Giorgio Del Sannio. Cita Gramsci; “L’indifferenza è il peso morto della storia“. Presenta il libro di Bocchini e Dottore come uno spaccato della storia locale. Infatti, è proprio essa che insegna, attraverso lo studio del passato, alle generazioni future. Una storia profonda umile e pregna di valori morali. Ricordare il passato per vivere meglio nel proprio luogo d’origine. 

Noi di Cultura&Culture, abbiamo intervistato in esclusiva i due autori di questa biografia tutta al femminile.

Un’opera che, agli amanti della lettura, riporta subito alla mente La casa degli spiriti di Isabel Allende.

Come nasce l’idea di scrivere questo libro?

Tutto nasce – ci spiega Pompilio Dottore – dalla volontà di Mariano Bocchini di scoprire se ci fosse un legame di parentela tra sua madre e la famiglia Mancini, in quanto la signora in questione porta di cognome Riola; lo stesso cognome della protagonista del libro. Da qui la nostra ricerca, difficile, dei documenti ufficiali elaborati e studiati con cura. Ricerca difficile del materiale in virtù del fatto che Castel Baronia è una realtà che tende a nascondere le proprie origini. Noi abbiamo sovvertito quest’ordine, rendendo pubblico ciò che è realmente stato nell’ottocento.

Il libro- È una raccolta storico-biografica sulle donne che ruotano intorno alla famiglia Mancini-Riola. Contiene le storie di zie, nonne, nipoti, sorelle e cognate, unite sotto il profilo storico-sociale e culturale, della dura realtà femminile vissuta nel periodo dell’Unità D’Italia a Castel Baronia. 

La protagonista del libro è Maria Grazia Riola, madre di Francesco Stanislao Mancini. Francesco Mancini è sposato con Laura Beatrice Olivo, poetessa nel panorama dell’Unità d’Italia, affronta tematiche politiche all’interno dei suoi scritti. Un susseguirsi di vicende, portano a incontrare un altro personaggio importante della raccolta: la contessa Lara, nipote acquisita di Maria Grazia Riola, moglie di Francesco Eugenio Mancini, primogenito di Francesco e Laura Olivo. La Contessa Lara è una donna molto esuberante e lussuriosa. Tradisce varie volte il marito, il quale in un episodio spara e uccide l’amante della moglie, scoprendoli a letto insieme. Secondo la legge del contrappasso, lei stessa rimarrà vittima di uno dei suoi amanti. 

L’esclusiva- In calce il Vademecum di Maria Grazia Riola. Avvertimenti a mio figlio il titolo. Dodici capitoli per diventare un uomo perfetto. Un libro attualissimo, riproposto dalla Rai nel 1970. Una sceneggiata sulla Contessa Lara. Raccoglie i temi della nostra società, nonostante sia stata già pubblicata una copia abbozzata, sotto forma di diario, per pochi intimi nel lontano 1800.

Affronta l’emancipazione della donna, in circa duecento pagine, quando essa sul finire dell’ottocento aveva appena iniziato a muovere i primi passi nella Giovine Italia.

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