Gigliola Cinquetti, da “Non ho l’età” al libro “In viaggio con lei”

20140414_185519-1-1 C’è il reale che si mescola con l’invenzione, c’è la voglia di raccontare non una carriera ma la parte meno conosciuta di quella ragazzina che cinquant’anni fa sbaragliò tutti a Sanremo con “Non ho l’età”. Il primo romanzo di Gigliola Cinquetti, “In viaggio con lei” è un percorso di crescita verso la maturità con ventidue racconti tra culture e realtà differenti attraverso una serie di immagini narrative sullo sfondo di un Paese profondamente diverso da quello attuale. E per la presentazione del libro della cantante veronese, nella centralissima libreria Feltrinelli, arriva anche l’ex premier Romano Prodi che saluta in apertura la cantante con una battuta: «Ma io non ho più l’età…».

«Tutto quello che riguarda il mestiere dell’artista è sullo sfondo – ha spiegato la Cinquetti – quello che ho raccontato e invece ciò che ho sentito. Il libro è anche un tentativo di uscire dalle etichette anche perchè quella ragazza che racconto non c’è più e nemmeno la memoria può nuovamente inventarla. ‘In viaggio con lei’ è arrivato dopo cinquant’anni da quel successo a Sanremo ed è sicuramente un modo di chiudere con quella Gigliola».

In copertina una sua foto originale da bambina insieme alla madre. «Sembriamo davvero Thelma e Louise anche se lei non ha mai fatto la parte della mamma ed era la vera star della situazione con una spiccata personalità e sempre un grande spirito di sacrificio. Mia madre ha saputo affrontare con me viaggi avventurosi, allo sbaraglio perchè andare nel 1964 in Giappone era come vedere l’altra faccia della luna. In tutti questi viaggi non eravamo protette da un’organizzazione, capitava di tutto e lei sapeva tenersi le preoccupazioni ed affrontare l’ignoto».

Ma era questa la vita che Gigliola Cinquetti voleva davvero fare? «In realtà io e mia madre non avevamo alcuna subalternità nei confronti del successo al contrario di mio padre che ne era invece fortemente attratto. Lui mi diceva: ‘Stai tranquilla che il successo dura poco’ e invece ho firmato dei contratti giovanissima, prima tre anni, poi altre tre, poi cinque, poi altri e quando non mi hanno voluta più ci sono rimasta male…».

E sull’uscita del suo primo libro più o meno in occasione del cinquantesimo anniversario dal trionfo a Sanremo la cantante veronese ha spiegato: «Tutto sommato è un caso e magari avrei potuto celebrarlo in maniera diversa. Dopo un periodo trascorso in Francia, tornata a casa ho ricevuto la telefonata di Fabio Fazio che mi voleva a Sanremo per aprire il Festival. Mi immagino così un bel vestito per la serata inaugurale ma invece succede che qualche giorno prima scivolo, mi rompo il braccio e mi tocca guardare Sanremo in ospedale in compagnia, almeno quello, di signore simpaticissime». Ma quest’ultimo episodio fa parte già della nuova Gigliola e magari del prossimo romanzo.

 

Emilio Buttaro

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