CINEMA: A VENEZIA IL FILM SULLE OLIMPIADI

Un'immagine del film-documentario

Le Olimpiadi di Londra sono durate solo due settimane ma, prima e dopo l’evento, hanno fatto discutere a lungo. I Giochi e ciò che gli gravita intorno saranno i protagonisti del film-documentario di Enrico Masi The Golden Temple che sarà presentato il 31 agosto 2012 alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia dal Caucaso Factory, un gruppo di produzione indipendente italiano. L’opera sui luoghi e i retroscena delle olimpiadi londinesi è anticipata dall’anteprima web di Sur Les Jeux Olympiques , cortometraggio che nasce dallo stesso materiale.

Documentario e corto offrono una visione alternativa e necessaria alle Olimpiadi appena concluse. Per poco più di due settimane le Olimpiadi di Londra hanno incarnato uno degli eventi mediatici più imponenti della storia, diffondendo in tutto il mondo la propria iconografia e la propria memoria. Alle Giornate degli Autori il film di Enrico Masi proporrà il proprio sguardo esterno, contrapposto a quello internamente chiuso dei Giochi, alla scoperta di immagini che raccontino volti, storie e luoghi differenti. E differente è la ricerca estetica, per quanto fondamentale e definita. Protagonisti dell’opera, i testimoni diretti della riqualificazione delle aree interessate dai Giochi e della costruzione del Villaggio Olimpico. Tra di essi: Mike, fotoreporter che vive in una barca nei canali industriali di Londra; John, imprenditore del capitalismo “puro”; Sue, guida olimpica orgogliosa del progetto di riqualifica; l’apostolo Ben, Generale di Dio, evangelizzatore ghanese in tenuta militare. Seguendo le loro storie, il documentario si muove attraverso un luogo simbolico e reale al tempo stesso.

L’anteprima web di Sur Les Jeux Olympiques racconta attraverso gli occhi degli impotenti testimoni locali la nascita del Villaggio Olimpico e l’impatto di questa gigantesca impresa di costruzioni sulle loro vite. Parallelamente, il montaggio propone delle sequenza dallo storico Olimpia di Leni Riefenstahl. Del colossale evento viene così data una lettura che percorre diversi aspetti: dall’impianto esasperatamente consumista alla celebrazione della grandezza di una nazione, dallo sport letto come mezzo per mitigare le tensioni sociali all’avvicinamento dell’autore alle persone, lette nelle loro espressioni, nei volti, nei timbri di voce.

Ciò che si è cercato di fare con The Golden Temple è seguire il processo della rigenerazione olimpiaca dell’est di Londra come una metafora dell’epoca contemporanea. Le Olimpiadi sono state solo un pretesto per riqualificare la zona, tra i quartieri di Hackney, Tower Hamlett e Newham.

Una domanda economica e sociale piena di ombre sullo sfondo. L’investimento delle multinazionali e delle catene di negozi, gli uffici e lo sviluppo che riflette il modello dei mall americani: tutto sostenibile, convertibile, verde sicuro e onnipresenti servizi. Intorno a questi templi d’oggi, però, vivono persone reali alle prese con i problemi legati alla riqualificazione dell’area, personaggi che guidano lo spettatore nella scoperta di questa “rigenerazione”.

Piera Vincenti

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