A BRESCIA SOLITUDO

Dal 6 ottobre 2012 al 10 novembre 2012 lo Spazio Arte Duina di Brescia apre un’esposizione che, affermano gli organizzatori, «restituisce la complessità della ricerca e l’inventiva delle figurazioni delle due artiste con una selezione di circa 20 opere che appartengono alla loro più recente produzione, compresi alcuni lavori mai esposti o creati appositamente per questo evento».

Solitudo, il titolo scelto, illustra la dicotomia della visione comune delle due pittrici, Elisa Anfuso e Jessica Rimondi: da una parte la solitudine come condizione connaturata all’esistenza e dall’altra l’esaltazione dell’unicità della creatura umana. L’arte diviene strumento visibile di ciò che tutti sentono come la messa in forma di una voce collettiva poiché ogni storia individuale reca sempre le tracce della memoria dell’’umanità intera. La mostra accoglie il visitatore con un forte impatto visivo. Le opere di Elisa Anfuso restituiscono mondi onirici ed estremamente raffinati nei quali l’artista magistralmente dipinge, come lei stessa afferma, “carne vestita di zucchero e sogni vestiti di piume” che si manifestano in creature fragili, leggere come preziosi origami cristallizzati nel sapiente realismo di corpi palpitanti e vivi. Di fronte alle tele, gli spettatori sono sopraffatti, gli equilibri vacillano sciogliendo emozioni segrete e incontrollabili. La mostra sarà l’occasione per approfondire o conoscere il percorso artistico delle due protagoniste che si sono già distinte agli occhi del pubblico e della critica, ricevendo premi e menzioni in prestigiosi premi nazionali ed internazionali.

L’ esposizione sarà accompagnata da un catalogo con testo critico di Maria Zanolli, scrittrice e giornalista.

Elisa Anfuso è nata nel 1982 a Catania, dove vive e lavora. Ha conseguito la laurea in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Catania e la specializzazione in Didattica dell’Arte. Viene selezionata e partecipa ad importanti mostre e fiere d’arte contemporanea e segnalata nei principali premi e riconoscimenti italiani. Nel 2008 inaugura la prima mostra personale Del corpo… dell’anima presso Artesia Galleria d’Arte di Catania. Nel 2010 è tra i vincitori del prestigioso premio internazionale Arte Laguna, finalista al Premio Combat, riceve una menzione in occasione del Premio Celeste e vince il concorso Subway Edizioni. Espone a Vienna, Praga e Fukuoka e inaugura due esposizioni personali rispettivamente a Catania (SogNO, Artesia Galleria d’Arte) e a San Gimignano (La mia ombra è lieve, Galleria Gagliardi). Nel 2011 è tra i finalisti del Premio Arte Mondadori. E’ l’anno di altre due mostre personali: La stanza dei giochi di Penelope (V-Bonà Club, Catania) e Non calpestare la linea rossa (Galleria dell’Ombra, Brescia) Nel 2012 inaugura Di sogni, di carne, esposizione personale presso la 999gallery di Roma.

Jessica Rimondi è nata a Torino nel 1987. Segue il corso di pittura all’Accademia Albertina di Torino.Nel 2007 lavora per la rivista “Offerta speciale” di poesia visuale e partecipa a mostre di libri d’artista tra cui la “Fe-Art Books” di Bologna.Nel 2010 è tra i vincitori del ” 4° Premio Internazionale Arte Laguna”, che la rende partecipe alle mostre collettive presso l’Arsenale di Venezia e gli istituti di cultura di Vienna e Praga ed espone, successivamente, alla mostra collettiva Germinale presso lo Spazio Arte Duina. Nel 2011-2012 partecipa al “Premio Combat” ricevendo per entrambe le candidature la menzione da parte della giuria. Nel 2012 viene selezionata tra i finalisti del “6° Premio internazionale Arte Laguna” ed espone alla collettiva tenutasi presso l’Arsenale di Venezia.Lo stesso anno è tra i vincitori del premio “Open Art” di cui la mostra presso la galleria Open Art Milano. Attualmente vive e lavora a Berlino.

Maria Zanolli è giornalista e scrittrice. Scrive per le pagine bresciane del Corriere della Sera. Collabora con periodici nazionali, cura eventi e progetti editoriali. Già autrice di Due (Campanotto, 2006), il suo ultimo libro di poesie, scritto a quattro mani con l’illustratrice Laura Veronesi, è Dopo le parole.

 

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