I Mirtilli: le bacche della salute

L’Equilibrista oggi si sofferma sui mirtilli e sulle proprietà terapeutiche di questo frutto eccezionale. Se è vero, come ci mostrano le recenti ricerche, che i geni si attivano e si modificato mediante lo stile di vita, è dunque indispensabile partire dalla corretta alimentazione che – a mio avviso – è l’elemento imprescindibile per mantenere il nostro organismo in uno stato di salute. Tuttavia è altrettanto vero che ciascun individuo deve essere considerato complessivamente, cioè nel corpo, nella psiche e nello spirito. Gli antichi alchimisti individuavano nel seme la sede di quella forza vitale che dà origine a ogni cosa. La Spagiria era l’applicazione dell’Alchimia alla medicina e, secondo gli spagiristi, la materia è costituita da un’Energia primordiale, di conseguenza essa è anche nei frutti come i mirtilli.

mirtilli

I mirtilli fanno parte della famiglia delle Ericacee. In particolare si tratta di piante selvatiche che crescono nei boschi, i cui frutti sono di due colori: rosso e nero. Le bacche sono gradevoli per il palato e per la vista, giacché con le loro tonalità nette donano buonumore, anche perché si trovano in estate, quando il sole splende su di noi regalandoci giornate lunghe e facendo accrescere i livelli di serotonina nel sangue. Il sole dà allegria e serenità; secondo alcuni studi, i popoli più felici sono quelli che vivono dove la presenza della luce solare è maggiore.

Stando a quanto scrive il dottor Fausto Aufiero nel libro “Il ruolo nutrizionale e terapeutico degli alimenti”, le bacche di mirtillo nero contengono numerosi principi attivi, fra cui gli antocianosidi, le vitamine A e C, l’acido citrico e quello malico, la neo-mirtillina, il fosforo, il calcio, il manganese, l’arbutina, i tannini e l’acido chinico. Le bacche rosse hanno quasi gli stessi microelementi. Entrambi i frutti sono indicati nelle patologie oncologiche (i mirtilli neri più dei rossi) per l’elevato potere antiossidante degli antociani. Saranno dunque proposti nei disturbi della microcircolazione capillare e venosa, nei deficit della memoria, nelle demenze e nelle cardiopatie. Le bacche possono essere utilizzare anche dai diabetici con una certa disinvoltura e il mirtillo rosso in particolare è indicato anche nella couperose e nei problemi di teleangectasie. L’unica controindicazione è la stipsi atonica ostinata. Secondo alcuni studi, i mirtilli migliorano anche la vista e, siccome essi agiscono sui capillari, certamente contribuiscono a mantenere le normali funzioni della retina. Io consiglio di assumere quando possibile e nei periodi indicati i frutti o in alternativa il succo, evitando quegli integratori che contengono altre sostanze. La Natura ci dà tutto nei momenti appropriati. I mirtilli crescono d’estate proprio per consentirci di fare il pieno di quegli elementi indispensabili per la stagione invernale. La saggezza popolare ci ha insegnato a guardare non tanto alla cicala – che tuttavia ha una sua specifica funzione – quanto alla formica, maestra nell’arte del riciclaggio e della conservazione. Facciamo altrettanto per il nostro organismo con frutta e verdura consumandole nelle stagioni idonee, quando la loro energia vitale è al massimo. N.B. Queste informazioni sono puramente informative e non sostituiscono il medico che va contattato in caso di problemi. 

 


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