The Nice Guys, Russell Crowe e Ryan Gosling a Roma

The Nice Guys, presentato a Roma il film con Russell Crowe e Ryan Gosling – C’è da attendere ancora qualche settimana prima che The Nice Guys arrivi nei cinema italiani. Il film diretto da Shane Black (lo stesso regista che ha realizzato Iron Man 3) e con Russell Crowe e Ryan Gosling, debutterà nelle sale il prossimo primo giugno. The Nice Guys che si profila essere un solido e ben arzigogolato cop movie dal sapore old fashion, dopo i fasti di Cannes è stato presentato anche alla stampa italiana. Infatti i due protagonisti, insieme al regista e Joel Silver (lo sceneggiatore), il 21 maggio hanno animato una fra le conferenze stampa più interessanti e divertenti di questa stagione cinematografica. Anche se i due Nice Guys si sono fatti attendere (si sono presentati con quasi un’ora di ritardo), hanno risposto con fermezza e grande simpatia alle domande dei giornalisti presenti. Fra le tante domande poste ai due attori, si è discusso non solo della forza del film stesso, ma si è guardato al loro futuro professionale, alla realtà del cinema di oggi e non sono mancate le battute di stile. Russell Crowe si conferma un attore dal grande appeal, consapevole di essere tale e rivolge ancora uno sguardo intenso e sprezzante al mondo cinematografico; Ryan Gosling invece, bello come il sole, jeans nero e maglietta a maniche corte, è sembrato un po’ distaccato rispetto al suo collega. Laconico e di poche parole, il giovane attore indimenticato per “Le pagine della Nostra vita” e “Drive”, rimane comunque un vero Divo.

Un momento della conferenza stampa a Roma
Un momento della conferenza stampa a Roma

 

«Essere un attore significa mettersi in gioco, avere la possibilità di interpretare dei ruoli che cambiano continuamente», afferma Russell Crowe che precisa: «Il bello di questo mestiere è che puoi fare qualsiasi cosa, non sei una pedina nelle mani del regista. In molti rimangono intrappolati in questa realtà, ovvero interpretare sempre uno stesso ruolo, perché si crede di essere in pace con se stessi. Per me invece non c’è nessun problema a interpretare un personaggio che ha i capelli grigi ad esempio, perché non guardo se il film può funzionare o meno al botteghino, lascio parlare la sceneggiatura». È Ryan Gosling poi che apre un dibatto su The Nice Guys affermando che «il film è tale grazie alla bravura di Shane Black». Lui, precisa l’attore, «è stato capace di creare due personaggi fantastici sulla carta (mi riferisco alla sceneggiatura) ed è riuscito a trasportare la loro forza anche sul grande schermo. Non è una cosa ignorare, è un talento che pochi registi hanno», continua l’attore. «Questa di per sé è stata già una sfida molto difficile. È vero che i Nice Guys del lungometraggio sono una ‘coppia’ ma rimangono due personaggi unici nel loro genere. Dall’esterno potrebbe sembrare che volutamente abbiamo voluto rendere omaggio ad alcuni personaggi storici del grande schermo, come i due poliziotti di Arma Letale, ma in realtà non è così perché la nostra intenzione era quella di fare un film di genere dal grande spessore e che potesse anche – e soprattutto – intrattenere».

«Un film esente da cliché», afferma il regista perché oltre a dare spazio alla componente action e facendo trapelare tutta la bravura di Crowe e Gosling, ha celebrato il vero girl power realizzando alcuni personaggi femminili di grande impatto. «Nella vita c’è bisogno di equilibrio e a volte la componente maschile non basta. Si devono bilanciare le due energie altrimenti si finisce per dar vita a un film senz’anima che non celebra né l’universo femminile né tanto meno quello maschile. Non volevo essere banale per questo ho immaginato che in una città corrotta (idealizzata appunto nel lungomertaggio), doveva esserci la femme fatale, un personaggio forte che rispecchiasse al meglio le atmosfere della pellicola». Poi Russell Crowe dichiara (ricordiamo che l’ex Gladiatore nel 2014 ha diretto il criptico The Water Diviner): «Mi piacerebbe molto tornare dietro la macchina da presa. Mi piace vedere come il film prende forma passo dopo passo. Fino ad ora non ho avuto per le mani un progetto interessante, non è scattato in me quella molla che mi ha fatto pensare: “Ok, questo è il progetto giusto”». Scherzando con Ryan Gosling, l’attore rivela: «Sarebbe bello poter realizzare un film sul Giovane Cesare, e dato che Ryan in passato ha fatto un lavoro eccezionale con Young Hercules, potrebbe essere il personaggio adatto». Senza scomporsi il bell’attore ha aperto una piccola parentesi sul sequel di Blade Runner, nel quale è stato coinvolto nella realizzazione.«Ho le mani legate. E’ sicuramente un progetto di ampio respiro, ma non posso dire altro. Voi non sapete ma c’è il regista in fondo alla sala che mi sta puntando un fucile contro, e mi colpirà se dico altro». Quello che si nota però è la forte alchimia fra i due attori. L’ironia di Crowe compensa la compostezza di Gosling e viceversa, particolarità necessaria non solo per la riuscita del film stesso. Senza la verve, la bravura e la complicità di queste due icone del cinema moderno, The Nice Guys forse non sarebbe uno fra i lungometraggi più attesi della stagione estiva. «Ogni volta che mi viene proposto un lavoro, non guardo se il film in questione è un remake, reboot o re-start, sono favorevole a questo tipo di cose – spiega Crowe -. Se la sceneggiatura è bella e ha del potenziale, perché non portare avanti il progetto? Ho letto di molte critiche sulla realizzazione della Mummia, ma state sicuri che il film sarà qualcosa di diverso dal solito. C’è infatti l’intenzione di realizzare un vero franchise ispirato ad alcune figure della letteratura dell’Ottocento. Io ad esempio per ora sono stato contattato per interpretare il dottor Jekyll, e devo dire che è stimolante mettersi in gioco in un ruolo del genere. Gli Studios sanno quello che fanno, vogliono stupire il pubblico attraverso un prodotto eccentrico e dal grande fascino». In quasi un’ora di conferenza stampa, in un affollatissimo The Space Cinema Moderno a Piazza della Repubblica a Roma, Russell Crowe e Ryan Gosling hanno assottigliato la linea che intercorre fra pubblico e star dello spettacolo; anche loro si emozionano (come noi) si divertono e vivono esperienze che – come un fardello – portano sulle loro spalle. Se tutte le star di Hollywood fossero così intelligenti e stimolanti come i due Nice Guys, forse il cinema di oggi potrebbe essere visto in maniera diversa e non solo una semplice macchina macina soldi.

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