ROBERTO BENIGNI E LA COSTITUZIONE

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Grande attesa per Roberto Benigni che questa sera reciterà su Rai Uno in prima serata i primi 12 articoli della Costituzione Italiana, la legge delle leggi.

«Per arrivare a scrivere questa carta, ci sono voluti molti anni. C’è qualcosa che accade nella Costituzione, ma non voglio anticipare nulla, perché svelerò tutto in trasmissione», ha detto Benigni a Vincenzo Mollica. Un evento unico che coincide con uno dei periodi più bui della storia repubblicana (quello attuale) e che precede le elezioni politiche di febbraio, forse proprio per far ricordare agli italiani che la Costituzione Italiana dopotutto è ancora dalla loro parte, nonostante le apologie.

La Costituzione fu approvata dalla Costituente il 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1 gennaio 1948. I padri fondatori, da De Gasperi a Togliatti, oltrepassarono le loro ideologie, per unire in una carta comune idee e sogni; solo per il bene di una Nazione che usciva dalla Seconda Guerra Mondiale indebolita e vulnerabile ma che seppe rialzarsi, dando vita in pochi anni al Miracolo Economico Italiano, quando l’economia della Nazione si trasformò da agricola ad industriale.

Questa sera, dunque, Roberto Benigni porterà nelle case degli italiani il testo a cui si dovrebbero ispirare non solo i politici di oggi ma tutti i cittadini degni di questo nome. La Costituzione è infatti un esempio di giustizia, libertà e uguaglianza che supera le differenze di classe e religione per fare di una moltitudine di persone un popolo con una dignità e interessi in comune. Almeno questo era il sogno degli uomini della Costituente che, dopo tanti momenti tragici, volevano risollevare il loro Paese per un futuro migliore; la stessa speranza, che a distanza di 64 anni, anche se in condizioni diverse e meno traumatiche, è ancora nel cuore degli italiani…

Maria Ianniciello

 

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