REPUBBLICA CENTRAFRICANA, I RIBELLI VERSO BANGUI

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Situazione critica nella Repubblica Centrafricana, dove i ribelli stanno marciando verso la capitale. Lo comunica Emergency. Il gruppo chiamato Saleka è arrivato a circa due ore di viaggio da Bangui.

I medici di Emergency continuano a lavorare nel Centro pediatrico aperto nella capitale nel 2009 e situato di fronte al Palazzo del Parlamento. Ogni giorno offrono cure gratuite a circa 85 bambini fino ai 14 anni di età e servizi di assistenza prenatale a una ventina di donne incinte in uno dei paesi più poveri dell’Africa: la speranza di vita è di soli 48 anni e il tasso di mortalità infantile ammonta a 112 decessi ogni mille bambini nati vivi.

Ombretta Pasotti, coordinatrice del team composto da un’infermiera, un pediatra e un logista italiani e da una settantina di persone di staff locale, racconta: «Già da qualche giorno nella capitale ci sono manifestazioni di protesta e si sono intensificati i pattugliamenti militari. La città è deserta, molti stranieri se ne stanno andando. I prezzi dei generi alimentari stanno aumentando giorno dopo giorno e inizia a scarseggiare il gas perché il trasporto dal Camerun, principale fornitore, è stato sospeso per ragioni di sicurezza. La corsia è piena, anche se sono diminuiti i pazienti che arrivano da fuori città. Spesso i bambini arrivano in condizioni gravi perché le famiglie aspettano fino all’ultimo per paura di affrontare il viaggio».

Da metà dicembre il gruppo Saleka ha conquistato diverse città del nord e si sta dirigendo nella capitale per chiedere al presidente Bozizé il rispetto degli accordi di pace stipulati nel 2007 che prevedevano una ricompensa per i combattenti che avessero deposto le armi.

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