Quando la moglie è in vacanza è al teatro Quirino di Roma

La recensione della commedia “Quando la moglie è in vacanza”, al Teatro Quirino di Roma fino al 18 gennaio 2015. 

Quando la moglie è in vacanza teatroQuando la moglie è in vacanza: il titolo della pièce, ripreso tout-court dalla versione cinematografica del 1955, forse in quegli anni stimolava pensieri maliziosi. Oggi (ma solo oggi?) che nella stragrande maggioranza delle relazioni più o meno ufficiali, la realtà supera di gran lunga ogni pruriginosa fantasia, una commedia come quella di George Axelrod (datata 1952) fa veramente sorridere. Diventa quasi consolatoria, un modo per convincersi di essere migliori di ciò che si è. La versione messa in scena sul palco del Teatro Quirino di Roma dal regista Alessandro D’Alatri, che si avvale delle scene di Aldo Buti e delle musiche originali di Renato Zero, diciamolo subito, riesce ad essere uno spettacolo gradevole, patinato, rassicurante anche nelle inquietudini dei protagonisti. Massimo Ghini si conferma un buon interprete di commedie musicali, è simpatico, sciolto e canta bene. La ragazza del piano di sopra, interpretata dalla bellissima Elena Santarelli, sarà l’uragano che metterà alla prova il suo perbenismo, impossibile da contrastare nonostante i sensi di colpa e il timore di vedere la reputazione di stimato editore e marito messa alla berlina dal pettegolezzo o, peggio ancora, da un ipotetico ricatto da parte della giovane donna. Sappiamo tutti come va a finire, (il tradimento avverrà ma senza mettere in pericolo la vita coniugale, che anzi ne trarrà nuova consapevolezza). Tutti felici e contenti. Chi non ha mai visto il film di Billy Wilder?

Quando la moglie è in vacanza recensione

La contestualizzazione, pallida, di una commedia borghese degli anni 50/60, l’ausilio delle proiezioni video dei rispettivi alter ego dei due protagonisti e di un enorme velatino che diventa un funzionale videoclip per i cambi scena (escamotage non nuovi in teatro e che sempre provocano pareri discordanti) sono le idee che il regista applica per restituire freschezza ad una storia immutabile e che, a suo stesso dire, è una “feroce (?) satira di costume contro il perbenismo di una certa middle class che sembra non avere epoche”, ma che, nei suoi intenti originari (il titolo della commedia di Axelrod era “Il prurito del settimo anno”) viene superata, anzi travolta dalla realtà contemporanea. Quando la moglie è in vacanzaIn scena questo non trapela mai, non accade nulla di sorprendente, aldilà delle canzoni orecchiabili, della piacevolezza dei protagonisti e della divisione in due tempi narrativi: il reale e l’immaginaria presenza (video) delle loro insicurezze.

Qualche scena corale ben realizzata non basta a far decollare lo spettacolo, che si mantiene in una posizione di stallo dall’inizio alla fine, pur senza annoiare. La domanda che mi ponevo durante la visione era sulla reale necessità di pescare nel passato una commedia che, indubbiamente impostasi al grande pubblico soprattutto dopo la trasposizione cinematografica del 1955, grazie alla presenza di Marilyn Monroe nel ruolo della ragazza, oggi non sorprende nessuno. Spettacolo tutto sommato godibile, ma di certo non memorabile.

Un lavoro ben fatto, senza dubbio. Scenografia imponente, regia interessante e dinamica, ma manca la scintilla. Quella dell’emozione, che il teatro sa e deve trasmettere.

Paolo Leone

 

Roma, Teatro Quirino (via delle Vergini 7) Dal 26 dicembre al 18 gennaio 2015

Associazione Culturale La Pirandelliana presenta: Quando la moglie è in vacanza, di George Axelrod.

Interpreti: Massimo Ghini, Elena Santarelli, Edoardo Sala, Anna Vinci, Luca Scapparone e con Giorgia Cerruti, Bianca Giannasso, Catia Nannavecchia e Davide Santoro.

Musiche originali di Renato Zero; Scene di Aldo Buti; Costumi di Ornella Campanale; Disegno luci di Adriano Pisi; Musiche arrangiate e realizzate da Danilo Madonia; Coreografie di Roberta Mastromichele. Regia di Alessandro D’Alatri.

Traduzione a cura di Edoardo Erba.

Si ringrazia l’ufficio stampa del Teatro Quirino nella persona di Paola Rotunno.

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