Paul McCartney, le canzoni più belle dai Beatles ad oggi

Buon compleanno, Sir Paul McCartney! Festeggiamo i 73 anni dell’ex Beatles ripercorrendo le canzoni più belle del suo repertorio.

Buon compleanno, Sir Paul! Oggi l’ex Beatles compie 73 anni. Paul McCartney è nato, infatti, il 18 giugno 1942, a Liverpool, città inglese dalla quale ha mosso i primi passi nel mondo della musica. Rivoluzionandola. Sono tante le canzoni che ci ha regalato e che continua a realizzare anche da solista. Le più belle risalgono al periodo trascorso nella sua prima band (e che band!), i FabFour, i fantastici quattro che hanno saputo cambiare il vento negli anni Sessanta, portando un metamorfosi nel mondo delle sette note e nell’arte in generale. Nei Beatles Paul McCartney ha trascorso parecchi anni della sua vita personale e professionale. Dal 1960 al 1970, Sir Paul ha contribuito alla nascita di capolavori come “Yesterday” e “Michelle” (entrambe uscite nel 1965). Due brani che ancora oggi risuonano nelle radio e nelle cuffie di tutto il pianeta, appassionando ed educando generazioni diverse di persone.

Ascoltando le decine e decine di canzoni del ricco repertorio di Paul McCartney, “Hey Jude” è una di quelle che più ci fanno battere il cuore. Per quale motivo? Per il senso profondo delle parole e per la delicatezza delle melodie. Il brano, un classico del pop mondiale, fu scritto nel 1968 da Paul per il figlio di John Lennon, pare per confortarlo dopo il divorzio dei genitori. Una ballad intensa, avvolgente, a tratti sperimentale e coraggiosa per l’epoca (dura, infatti, ben sette minuti, con un finale da brividi, lanciato da un urlo dopo un crescendo di emozioni).

Tra le canzoni più belle di Paul McCartney non possiamo non menzionare “Let it be”, altra pietra miliare beatlesiana. “E quando tutte le persone dal cuore infranto che vivono sulla terra si trovano daccordo, ci sarà una risposta: lascia che sia! Perché anche se si sentono sole, vedrai che per loro ci sarà ancora un’opportunità” recita il testo del brano del 1970. Speranza, voglia di riscatto, di vivere serenamente, lasciando che il male di sciolga e scorra via da solo. Proprio nel giorno del compleanno dell’artista inglese, ecco che dal calderone musicale mccartneyano sbuca “Birthday”, altro pezzo pregiato del repertorio dei Beatles e di Paul. Una canzone spensierata, divertente, che profuma di festa e di tranquillità. E poi c’è “Helter Skelter” tratto dal celebre “White album” del 1968, un brano che ha il merito di aver posto le basi per le successive correnti rock e metal, e per aver ispirato diversi artisti negli anni a venire. Una canzone che accende la voglia di ballare e di provocare, senza regole, né confini.

Dopo il periodo d’oro con i Beatles, McCartney fonda una nuova band, i The Wings, con la quale sforna, tra i tanti, “My love” nel lontano 1973. La canzone è dedicata alla prima moglie di Paul, Linda (che faceva parte del gruppo). Arriva poi “Live and Let Die”, colonna sonora del film “007 – Vivi e lascia morire”, l’ottavo della celebre serie, che riprende proprio il tema dell’appassionante pellicola con James Bond protagonista.

La carriera solista di Paul McCartney comincia negli anni Ottanta, con non poche difficoltà. Una delle canzoni più belle di quel periodo, oltre a “Say say say” realizzata in duetto con The King of Pop, Michael Jackson, è “Once upon a long ago” (scritta nel 1987). Una delle celebrazioni alla nostalgia e ai ricordi più riuscite di Paul: un inno al passato e alle bellezze realizzate nella sua vita (momento di autocelebrazione?), una riflessione amara giunta in una fase nuova ma tormentata per l’artista inglese.

Recentemente Sir Paul è tornato a scrivere e a realizzare canzoni moderne ma al contempo in linea con lo stile pop e la raffinatezza dei suoi testi. L’ultimo brano di successo è “ForFiveSeconds” insieme a due star della musica del nuovo millennio: Rihanna e Kanye West. Un mix di suoni e di voci vincente, equilibrato e appassionante, che mette in evidenza come Paul McCartney sia ancora oggi capace di entusiasmarsi e di entusiasmare, di giocare e sperimentare nuove sfumature sonore e poetiche. Felice compleanno, Sir Paul! Che sia ricco di musica e di creatività.

Silvia Marchetti

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto