«Papa Francesco chiamato per sanare la Chiesa»

Un momento della presentazione di Avellino
Un momento della presentazione di Avellino

“Fratelli e sorelle buonasera” racconta i segreti dell’elezione del nuovo Papa Francesco. L’autore del libro, il giovane vaticanista de “Il fatto quotidiano” Francesco Antonio Grana, presenta in anteprima al circolo della stampa di Avellino le sue rivelazioni, i retroscena del 13 marzo 2013, anticipando il percorso del nuovo pontificato. Tra i relatori della manifestazione il vescovo della diocesi di Avellino, Francesco Marino. A moderare il convegno la giornalista Antonella Russoniello, che ha fortemente voluto l’evento. Grana si sofferma subito sul ruolo del neo eletto Papa Bergoglio. «E’ stato chiamato – spiega il vaticanista- per sanare alcune spinose vicende interne». Il riferimento è alle questioni relative allo Ior, la banca vaticana, e alle ultime inquietanti insinuazioni circa una lobby gay che si celerebbe dietro il mondo clericale. “Fratelli e sorelle buonasera” è un libro che si legge tutto d’un fiato. Il titolo prende spunto dalle primissime parole pronunciate dal cardinale Bergoglio, subito dopo l’investitura. «Non si può nascondere – evidenzia Grana – che il nuovo Papa abbia un grande impatto emotivo sui fedeli. Ho conosciuto personalmente Reitziger . E’ una persona mite e timida. In realtà non voleva quel ruolo. A 76 anni, età dell’ elezione, magari pensava di tornare in Baviera». Secondo il vaticanista, «Reitzeiger era molto provato e l’imminente viaggio a Rio de Janeiro per la giornata mondiale della Gioventù lo spaventava non poco». Tornando all’attualità: «Papa Francesco – spiega ancora Grana – ha stupito subito tutti per la sua semplicità, per la sua sobrietà controcorrente, per il suo rapporto con i giovani e con i sofferenti». Nel corso della manifestazione, la pagina di fb dell’autore del libro proiettata alle spalle degli interlocutori. Interessante l’ultimo post del giornalista, scritto poco prima dell’inizio della presentazione: «I vaticanisti oggi si dividono tra coloro che parlano di commissariamento dello Ior e coloro che lo negano». Il merito dell’autore consiste proprio nelle scelte coraggiose che offre ai lettori. Un pensiero definito “fotografico” per la schiettezza e coinvolgente quanto a ironia e concretezza. Di rilievo l’intervento del vescovo di Avellino, Francesco Marino, il quale evidenzia subito il carisma e la forza del nuovo papa. «L’impatto di Papa Francesco sui fedeli – evidenzia Marino – è un segnale quantomai positivo per la Chiesa». E a proposito della missione del nuovo Vescovo di Roma, aggiunge: «Al centro della sua missione vi sono senza dubbio la misericordia e la pastoralità. Questo Papa è esattamente come appare. Un uomo che non a caso ha scelto il nome Francesco. Un gesuita dell’alta spiritualità e schiettamente umano».

“Fratelli e sorelle buonasera” è l’ottavo libro di Francesco Antonio Grana nel quale descrive i segreti del suo primo conclave da vaticanista.

 

Intervista a Francesco Antonio Grana

Papa Francesco messaNon è mai stato motivo di imbarazzo la sua giovane età nell’affrontare spinose questioni plurisecolari quali quelle vaticane ed ecclesiastiche?

No, assolutamente no. La mia passione per il giornalismo ha radici antiche. Così come anche le vicende relative al mondo vaticano mi hanno sempre molto affascinato. In realtà un ruolo fondamentale nella mia vita personale e di giornalista lo devo a Papa Giovanni Paolo II. Credo sia stato un esempio per molti giovani.

Che idea si è fatto circa le dimissioni di Benedetto XVI, al di là di quello che raccontano i media e i vescovi?

Ho conosciuto personalmente Ratzinger. Un uomo molto timido e mite. A ottantasei anni non ha retto più. Le sue dimissioni sono state un atto di grande coraggio. Credo che l’imminenza del viaggio a Rio de Janeiro per la Giornata mondiale della Gioventù lo abbia spaventato molto. Era provato e non se la sentiva più di andare avanti. La verità è che non avrebbe voluto accettare quel ruolo.

Alla luce di questo c’era da attendersi un successore più giovane?

Sì, anche Bergoglio ha i suoi settantasette anni. Ma se si pensa che il vescovo Scola, uno dei maggiori papabili dopo le dimissioni di Benedetto XVI, è del 1941 si capisce subito che non è stata fatta certamente una scelta anagrafica.

E’ molto indicativo che il titolo del suo libro coincida con le prime parole ufficiali del vescovo Bergoglio dopo la fumata bianca…

Papa Francesco è entrato subito nel cuore della gente. Le sue prime parole ai fedeli e il successivo gesto con la mano sinistra verso i fedeli hanno toccato davvero tutti.

Quale sarà la missione del nuovo Papa?

Dovrà certamente sanare la Chiesa. E affrontare questioni difficili quali lo Ior, le nomine episcopali monopolizzate dal porporato salesiano negli ulti sette anni, lo scandalo lobby gay. Papa Francesco non nasconde i problemi, ma li affronta.

 

Massimiliano Gardini

 

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