MILAN – INTER: LA GRANDE STORIA DEI DERBY

Il derby milanese è la storia del nostro calcio, ma non solo. È la storia di Milano e dell’Italia intera, degli alti e bassi di una città e di un Paese dalle mille anime, della lotta eterna tra casciavit e bauscia. Da una parte una bestia infernale, il Diavolo, scelta dal suo fondatore per incutere paura negli avversari. Dall’altra il Biscione, nato dalla volontà di vincere ancora e di più. Ambizione e concorrenza: questi i segreti che rendono la sfida secolare tra Milan e Inter il derby più vincente del mondo. E il più equilibrato in quanto a trionfi conquistati dalle due anime della passione rossonerazzurra. Kilpin e Meazza, il Gre-No-Li e la Grande Inter, Baresi e Bergomi, Maldini e Zanetti: grandi uomini e calciatori straordinari che hanno fatto del capoluogo lombardo l’unica città con due formazioni campioni d’Europa. Uno contro l’altro, sempre. A contendersi coppe, scudetti, trofei ma anche la vittoria in ogni singolo scontro diretto con i “cugini”. Una sfida nata nel cuore di Milano, tra la stazione Centrale e l’Arena Civica e divenuta leggenda nel tempio dello stadio San Siro. Dove una vittoria può raddrizzare una stagione e una sconfitta può far storcere il naso anche ai tifosi più soddisfatti. Sfottò, sgarbi, fallacci si mischiano ad azioni incredibili e gol meravigliosi in questo racconto. “La grande storia dei derby Milan – Inter” ripercorre tutte le sfide tra le due squadre nella capitale del gioco più bello del mondo. La prefazione è di Tiziano Crudeli e Gianluca Rossi.

Gli autori

Fabrizio Biasin è nato a Como il 3 luglio 1978. Professione giornalista sportivo, si divide tra la carta stampata e la tv dove può far uscire la sua anima interista. A “Libero” dal 2004, caposervizio dal 2008. La mamma gli ha fatto studiare Scienze ambientali a Como, lui si è laureato per inerzia, poi ha cambiato strada appena in tempo. Ha un gatto nero e dice cose a caso. Come Ugo Tognazzi in “Amici miei”.

Francesco Perugini è nato a Potenza il 23 gennaio 1986. Alle elementari ha deciso di diventare giornalista sportivo, ma non ha ancora capito se ci è riuscito. Laureato in Linguaggi dei media, immerso in “Libero” dal 2008. Il suo sogno? Rivivere prima o poi la partita che ha segnato la sua infanzia e la sua fede calcistica: Milan-Barcellona 4-0.

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