Lavorare in Coworking

Milano- Il Comune di Milano, con la Camera Di Commercio, ha deciso di donare un buono pari all’importo di millecinquecento euro a chi deciderà di aprire una nuova attività commerciale-lavorativa in uno dei ventiquattro spazi condivisi

Lo annuncia oggi l’assessore alle Politiche del Lavoro Cristina Tajani spiegando che questo è un ottimo modo per creare e fare avvicinare i giovani al mondo del lavoro, dando l’opportunità di rimettersi in gioco in un Paese inginocchiato a causa della crisi economica.

Si punta ai nuovi lavori: dall’informatica alle telecomunicazioni passando per la musica fino ad abbracciare il ramo dell’architettura e del design.

Il progetto prende il nome di Coworking. Lavoro appunto condiviso. Uno o più realtà hanno l’opportunità di sfruttare un fondo equivalente a trecento mila euro, già adottato nelle più grandi capitali europee.

Anche Milano, la prima al nord Italia, ha stilato una lista di ventiquattro luoghi adibiti per la realizzazione di questa iniziativa d’avanguardia.

I dettagli- Palazzo Marino erogherà un incentivo economico di rimborso spese pari al cinquanta percento per le spese sostenute da ogni singolo coworker nell’arco di un anno. Gli spazi comprendono le periferie e il centro del capoluogo lombardo e riguardano le seguenti tipologie di attività;

Ecco alcuni esempi:

  • via Stefanardo da Vimercate 28, per i professionisti dell’informatica e dell’innovazione;
  • via Bramante da Urbino 39. La musica è protagonista con un nuovo studio di registrazione attrezzato per artisti e compositori.

Il progetto ha un occhio di riguardo per le donne che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro;

  • via Simone d’Orsenigo 18, condivisione dell’ area nido, lavanderia, consegne a domicilio e servizi utili per le mamme che lavorano e necessitano di un aiuto concreto.

E ancora:

  • In via Ventura 3, quartiere Lambrate, settore comunicazione, ideazione e realizzazione di corporate video, motion graphic, design, allestimenti multimediali.
  • via Lambrate 11,  postazioni in condivisione per architetti, designer e grafici.
  • via Paolo Sarpi 8, zona hub realizzato con materiali ecocompatibili e riciclati, per le start-up e i progetti orientati allo sviluppo sostenibile.

Infine, termina l’assessore Tajani spiegando che gli spazi condivisi, sono strutture già esistenti e comprendono zone ristoro e servizi per i cittadini.

I fondi ancora erogabili e l’intero bando è presente nell’area “Bandi aperti” sul sito del Comune di Milano.

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