Intervista a Marco Carta sul nuovo album “Merry Christmas”

Intervista a Marco Carta. Il cantante sardo parla del suo ultimo EP natalizio, “Merry Christmas” e dei progetti futuri.

 

Marco Carta è una persona deliziosa, di quelle che ti spiazzano con un sorriso e una battuta divertente. E’ molto distante dal personaggio cupo e arrogante che spesso televisione e giornali dipingono. Il cantante sardo, stella di Amici e vincitore di Sanremo, non è più il ragazzo testardo e impulsivo di inizio carriera. Oggi, a quasi 30 anni, ammette di essere cambiato, di essere cresciuto parecchio, pronto a nuove sfide e ad accogliere quella #newlife che cita spesso anche sui social. Con un EP appena uscito, “Merry Christmas” (sei brani della tradizione natalizia rivisitati in chiave swing), e un singolo estivo che ha raggiunto il disco di Platino e che anticipa il nuovo album di inediti (out nei primi mesi del 2015), Marco torna protagonista della scena musicale italiana. Ecco cosa è emerso dalla nostra chiacchierata nella sede di Warner Music, a Milano.

Marco, sono trascorsi quasi tre anni dal tuo ultimo progetto in studio. I fan scalpitano.

Adoro i miei fan. Sono persone meravigliose, sempre attente e pronte a supportarmi e a proteggermi. Dovranno aspettare, però, fino al 2015 per il nuovo album. Uscirà entro l’estate, promesso!

Il singolo “Splendida ostinazione” è andato molto bene, nonostante le radio l’abbiano snobbato.

Mi fa piacere che tu dica questa cosa. Non voglio fare polemica, rispetto le scelte degli altri, ma hai ragione, le cose sono andate proprio così. La canzone è piaciuta ai miei fan e a molte alte persone, e questo è l’importante. Certo, un singolo non basta a sfamarli (ride, ndr). I miei fan sono molto “fisici”, amano avere in mano un disco vero e proprio, aprirlo, sfogliarlo, consumarlo.

Nel frattempo hai dato loro un antipasto gustoso.

Sì, un EP natalizio molto speciale. “Merry Christmas” è un mini album che desideravo incidere da tempo perché contiene brani a cui sono particolarmente legato. E’ una centrifuga, un concentrato dei pezzi che amo e che mi hanno accompagnato fin da bambino durante le feste di Natale.

Marco Carta durante la nostra intervista

Come è andata la tua prima volta con lo swing e con la lingua inglese, discograficamente parlando?

Grazie al cielo la mia voce si presta bene a questo genere musicale e di conseguenza alla lingua inglese. Quindi suppongo e spero sia stato fatto un ottimo lavoro con “Merry Christmas”.

Come ti sei preparato? Hai studiato o ti sei lasciato guidare dall’istinto?

Ho ascoltato tanto Frank Sinatra, the King of swing, però, una volta entrato in studio, ho cercato di non dimenticare chi sono, facendo emergere la mia vera identità e il mio modo di cantare.

Come hai scelto i brani dell’EP?

Sono classici ma tutti rivisti in maniera diversa. Nell’Ep trovi “White Christmas”, “Let it snow, let it snow, let it snow” ma anche “Jingle Bells Rock” in versione allegra e contaminata di swing e blues. Ogni singolo brano ha la sua specificità. La scelta delle canzoni è stata fatta in base ai miei gusti personali. In realtà la cerchia dei pezzi era più ampia. Mi è dispiaciuto lasciarne fuori alcuni che amo molto, come “Blue Christmas”, ma ho pensato che un album di 15 canzoni natalizie sarebbe stato troppo pesante.

In questo periodo molti tuoi colleghi sfornano album natalizi. Piovono cover e, bene o male, i brani scelti sono gli stessi. Tu come hai cercato di distinguerti?

Solitamente non ascolto quello che fanno gli altri, non intenzionalmente. Non vado a cercarli su youtube o altrove. Capita comunque di sentire per caso brani altrui. E ne apprezzo l’interpretazione. La scelta dello swing è stata fatta perché amo il genere, ho visto che l’impatto è stato forte ma è piaciuto molto. Mi sono esposto tanto. Col blues e il gospel gioco in casa, mentre con lo swing è più difficile e sperimentale. Ho studiato parecchio. Devi entrare nell’armonia di un gioco specifico di voce e strumenti. Devi far finta che la base non ci sia, ma allo stesso tempo anticiparla, poi scattare. Un gioco di velocità e di spazi nella musica.

E del prossimo album di inediti? Che mi dici?

Work in progress. Lavoro con un team di professionisti molto bravi. I pezzi del nuovo disco cambiano ogni giorno, anzi, ogni minuto! Sono sardo anche nel modo di lavorare, vado dritto per la mia strada, non faccio molte domande fuori e non mi lascio condizionare troppo.

Come spieghi l’hashtag #Newlife che usi spesso su Twitter?

Lo uso sui social da circa tre mesi. Mi piace scriverlo perché è un pensiero positivo. Un modo per darmi la spinta a migliorare la mia vita. Penso al mio percorso in crescendo, una metamorfosi continua. Mi rincuora sapere che ci sono stati altri cantanti che dopo il grande boom di inizio carriera, l’enorme successo, hanno vissuto un momento un po’ negativo, per poi rinascere professionalmente con un nuovo progetto. Il mio prossimo album avrà sicuramente elementi di novità, con arrangiamenti e produzione forti.

Come sarà il tuo Natale 2014?

Tradizionale, accanto ai miei cari, in famiglia. Quando torno a casa è come se tutto si fosse fermato al giorno in cui sono partito per fare Amici. Trovo la camera disordinata, mia zia che mi rimprovera perché lascio le mutande in giro. Mi coccolano e mi viziano.

Nessuna fidanzata?

Sono single. Quando arriverà la persona giusta sarò felicissimo. In questo momento ho molti impegni e pressioni. Non è facile vivere una storia importante. E poi sono spesso in giro, vivo tra Milano e Roma. Il divertimento comunque non mi è mai mancato in questi anni. Tengo a precisarlo! (ride, ndr).

Chi è Marco Carta oggi?

Sono molto felice ora. Arrivo da due anni di stop che mi sono serviti a capire alcune cose di me stesso. Facevo il cantante ma non ero del tutto soddisfatto. Qualcosa non andava. Penso che ora sia un buon momento, una nuova fase positiva cominciata questa estate con “Splendida Ostinazione”.

Guarda il video di “Jingle Bell Rock” di Marco Carta

Silvia Marchetti

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