Intervista a Laura Carmichael, la Lady Edith di Downton Abbey

Lady Edith di Downton AbbeyIn occasione della premiere di Madame Bovary al London Film Festival, abbiamo intervistato in esclusiva Laura Carmichael, la sfortunata Lady Edith di Downton Abbey. La giovane attrice è, infatti, una delle protagoniste dell’ennesimo adattamento cinematografico del capolavoro di Gustave Flauber, diretto questa volta della regista franco-americana Sophie Barthes. Dopo aver mosso i primi passi nel cinema con La Talpa, la Carmichael ha ammesso di volersi cimentare in qualcosa di diverso. Solo pochi giorni fa aveva dichiarato di essersi sentita spesso il brutto anatroccolo della serie. Considerato anche il ruolo di Henrietta in Madame Bovary, è stata ancora più sincera con noi: «Vorrei finalmente girare un film in jeans, non so perché continuino a propormi ruoli in film in costume, dopotutto sono nata negli anni Ottanta!». Ecco cosa ci ha raccontato delle sue recenti esperienze.

Che cosa dobbiamo aspettarci dalla quinta stagione di Downton Abbey?

E’ tutto incentrato sul rapporto genitori-figli e sulle complicate relazioni che li vedono protagonisti. Sarà sicuramente molto più drammatica rispetto alle altre stagioni.

©Tim P. Whitby/Getty Images for BFI
©Tim P. Whitby/Getty Images for BFI

Che cosa ha rappresentato per te lo show televisivo?

Devo dire che le persone non mi riconoscono molto per strada perché senza trucco e parrucco devo sembrargli totalmente irriconoscibile. Vivo la mia vita a Londra come una ragazza qualunque. La cosa più entusiasmante sono i tour di promozione perché ti danno la possibilità di viaggiare in giro per il mondo e di incontrare spettatori così appassionati allo show. Nessuno di noi all’inizio avrebbe mai immaginato che lo show potesse stimolare a tal punto l’immaginazione del pubblico e avere un così grande riscontro.

Che tipo di esperienza è stata quella di Madame Bovary?

E’ stato veramente piacevole e divertente. Un’esperienza completamente diverse da quelle precedenti. Sophie ha avuto dalla sua un cast incredibile, delle location stupende in Normandia e una sceneggiatura semplicemente brillante.

Tu che cosa ne pensi di Emma Bovary?

Mi piaceva l’idea di partenza di Sophie che desiderava mostrare tutta la storia dal punto di vista di Emma senza arrivare a nessuna facile conclusione o giudizio. Si tratta di una donna che si trova d’un tratto confinata in una vita che non ha scelto. Credo che sia molto interessante per gli spettatori di oggi assistere alla vita di una donna a quell’epoca.

Che cosa ne sarebbe di lei oggi secondo te?

Io posso dire solo che sono contenta di vivere in un mondo dove posso finalmente essere quello che voglio. Ancora oggi però siamo molto legati alle apparenze. Penso che lei sarebbe comunque un’inguaribile romantica ma che sia sta condizionata fortemente dalle costrizioni del suo tempo.

Come ti sei trovata con Mia Wasikowska sul set?

Ci siamo incontrare per la prima volta sul set. E’ un’attrice e una persona straordinaria, gentile e intelligente. Mi incantavo a guardarla recitare. Credo che abbia uno dei volti più belli e interessanti del cinema contemporaneo.

Sul set però hai rincontrato Paul Giamatti?

lady edit

Sì, avevamo da poco finito di girare Downton Abbey e due mesi dopo ci siamo ritrovati insieme. Era molto contento di vedermi ed io sono stata entusiasta quando è arrivato. E’ un attore fenomenale ed è stato bello vederlo all’azione in due ruoli così diversi.

Non sei forse un po’ stanca dei film in costume?

E’ veramente strano che mi continuino a proporre ruoli di questo tipo. Sono nata negli anni Ottanta però devo dire che mi piacciono i classici e ho sempre ammirato il romanticismo dei film in costume. Ho scelto di fare l’audizione per Madame Bovary prima di tutto perché pensavo che fosse un ottimo progetto con un grande cast. Però giuro di girare il prossimo in jeans anche perché devo dire che i corpetti di Madame Bovary erano ancora più stretti e scomodi di quelli che indosso per interpretare Lady Edith in Downton Abbey. Anche solo sedermi tra una pausa e l’altra delle riprese era un sollievo.

Rosa Maiuccaro

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