IMPRESE AGRICOLE ALL’AVANGUARDIA NELLA CRESCITA SOSTENIBILE

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«L’agricoltura italiana non solo è pronta a raccogliere la sfida dello sviluppo sostenibile, ma ha già raggiunto importanti risultati, assicurando una presenza costante sul territorio di imprese che generano reddito ed occupazione con la produzione di alimenti sani e sicuri, nel rispetto dell’ambiente e della salute umana». Lo ricorda Confagricoltura nella giornata in cui si apre il vertice Rio+20 sullo sviluppo sostenibile.

I progressi degli ultimi anni sono indicativi in tal senso. Gli agricoltori italiani, ad esempio dal 2000 al 2010 hanno ridotto l’utilizzo di anticrittogamici del 18% e di insetticidi di oltre il 20%. Non solo, in coerenza con le direttive europee, sempre dal 2000 al 2010, hanno diminuito del 37,5% l’uso di concimi minerali di sintesi, privilegiando la concimazione organica. Inoltre, l’agricoltura ha contenuto le proprie emissioni di gas serra negli ultimi quindici anni del 16%, contro una media degli altri settori del 6% ed un aumento nei trasporti, nel residenziale e nel terziario. Infine, l’agricoltura contribuisce all’assorbimento di CO2 con i normali processi produttivi e con lo sviluppo delle agroenergie, che determinano un risparmio diretto di fonti energetiche.

«Non vi è dubbio, dunque – continua Confagricoltura – che l’agricoltura garantisce un contributo in termini di crescita sostenibile, che va a beneficio della collettività. E in tale senso il settore è pienamente coerente con gli orientamenti europei. L’incoerenza, semmai, è quella di alcune politiche che minano la sopravvivenza stessa del settore, con il rischio di perdere il suo contributo essenziale agli obiettivi di Europa 2020. Occorre non una politica della sostenibilità in agricoltura, ma per la sostenibilità in agricoltura. Che significa investire nel settore, consentendo ad un sempre maggior numero di imprese agricole di raggiungere dimensioni sufficienti, produrre e competere sul mercato; non solo sul piano della qualità, ma anche dei prezzi. Sviluppare e favorire ricerca e innovazione che, anche nella difesa dell’ambiente, sono fondamentali».

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