Il London Film Festival tra cattive rivisitazioni storiche e letterarie

Mr Turner L’immagine di Ansel Elgort che firma autografi e scatta selfie con ogni (e dico ogni) fan presente in quel di Londra sotto una pioggia imperterrita è già entrata nella storia del festival. Oggi però è il grande giorno di uno dei più grandi registi inglesi di sempre: Mike Leigh. Dopo il passaggio a Cannes, dove Timothy Spall si è aggiudicato la Palma d’Oro come miglior attore protagonista, il suo Mr Turner è stato presentato in anteprima nazionale al London Film Festival 2014. Gli inglesi tuttavia non si sono dimostrati entusiasti tanto quanto i francesi e hanno criticato ferocemente il biopic dedicato all’eccentrico pittore inglese J.M.W. Turner. A parte l’eccessiva durata di due ore e mezza, i giornali inglesi hanno imputato a Leigh una caratterizzazione dell’artistica semplicistica e a tratti umiliante e offensiva. Secondo il The Guardian, il regista inglese ha ridicolizzato un pittore che surclassava senza molti sforzi la maggior parte dei suoi colleghi e che ha reinventato il concetto di arte. Mr Turner uscirà in Italia a gennaio e vedremo che reazioni susciterà nel Bel Paese.

Il secondo evento di giornata è stata l’anteprima internazionale di Madame Bovary, il nuovo film della regista francese Sophie Barthes con protagonista Mia Wasikowska. Quest’ennesima rivisitazione cinematografica del celebre romanzo di Gustave Flaubert è sicuramente migliore delle precedenti ma rivela ancora una volta il cattivo rapporto tra Emma Bovary e il cinema. La Wasikowska era molto più a suo agio nei panni di Jane Eyre e neanche la sensibilità femminile della prima regista donna a cimentarsi nell’adattamento riescono a renderlo godibile.

Madame Bovary2

Il festival è stato infine animato dall’anteprima mondiale di The Falling, opera prima della documentarista Carol Morley. Si tratta di un originale thriller su un’epidemia di svenimenti che infesta un collegio femminile degli anni Sessanta. Tutte bravissime le giovani attrice, compresa la più famosa ovvero Maisie Williams (Arya del Trono di Spade) ma il film non ci ha proprio convinti, suscitando spesso involontariamente l’ilarità della sala. La Morley prende chiaramente ispirazione da Picnic at Hanging Rock di Peter Weir che parlava di misteriosa scomparsa di una studentessa australiana senza emularne il valore.

Domani sfileranno sul red carpet proprio i protagonisti di Madame Bovary insieme al regista francese François Ozon che presenterà il suo The New Girlfriend, di cui vi parleremo nei prossimi giorni. In mattinata verrà proiettato il nuovo film di Susanne Bier, A Second Chance, un manipolativo dramma psicologico che promette molto bene. La quarta giornata del festival prevede inoltre The Keeping Room, una potente storia di resistenza ambientata al tempo della Guerra Civile con protagonista Brit Marling.

Rosa Maiuccaro

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