GUIDI: BENE RIDISEGNO CAMERE COMMERCIO

Mario Guidi – Foto: confagricoltura.it

L’Assemblea di Unioncamere ha dato il via libera al progetto di ridisegno dell’organizzazione territoriale delle Camere di commercio e di ridefinizione ed accorpamento delle funzioni. La riforma punta sulla razionalizzazione per rendere il sistema camerale ancora più efficiente, sul contenimento dei costi attraverso economie di scala, sul miglior utilizzo delle risorse umane e sulla rimodulazione dei budget per liberare ulteriori risorse da mettere a disposizione delle azioni di supporto alle imprese. Quattro punti chiave che hanno lo scopo di ottimizzare i costi del sistema, che sono interamente sostenuti dalle imprese attraverso il diritto annuale, con significativi benefici a vantaggio delle imprese stesse.

Confagricoltura ha espresso il suo apprezzamento per progetto di ridisegno dell’organizzazione territoriale del sistema camerale approvato a Venezia dall’assemblea delle Camere di commercio. «Apprezziamo  l’intento e il percorso di massima che viene proposto – ha detto il presidente Mario Guidi, intervenendo all’Assemblea -. Una definizione di pochi obiettivi su cui ridisegnare l’offerta di servizi, una diminuzione delle strutture camerali sulla base della sostenibilità economica, in una nuova logica di rete, fra le Camere, e con e per le imprese». Confagricoltura sottolinea l’importanza, però, di migliorare l’azione delle Camere su progetti per tutta l’economia locale, superando particolarismi, e avviando un lavoro di rete fra settori per presidiare meglio i mercati e lo sviluppo dei fattori, piuttosto che settori e iniziative propongo specifici.

La ripresa, a parere di Confagricoltura, richiede sistemi in grado di operare su progetti di sviluppo nuovi ed efficaci: incrementare le imprese capaci di andare all’estero, rafforzare le filiere per accrescere il valore prodotto, dare sostanza alle reti di impresa, anche in agricoltura, valorizzando le eccellenze in una dimensione più ampia, con un atteggiamento inclusivo nel progettare e realizzare, al di là delle presenze nelle Giunte e nei Consigli. «Sono queste – ha concluso Mario Guidi – le condizioni per chiedere magari insieme, Camere ed Associazioni, al Governo di consolidare il ruolo Camerale nelle politiche per le imprese, purché venga garantita sempre meglio l’universalità della loro azione sul territorio».

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