Fibrilla il Governo, Napolitano: «rispetto per le Istituzioni»

©Quirinale.it
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E’ stata rimandata a domani la discussione alla Camera sulla mozione per l’acquisto degli  F35. Una mozione sulla quale il Parlamento si è diviso tanto che il Ministro della Difesa, Mario Mauro, non ha escluso una mozione di maggioranza: «E’ l’unica strada possibile». E’ la risposata ai giornalisti che lo hanno incalzato in Transaltantico, dopo il vertice maggioranza-governo, e sulla possibilità che vi fosse stato un ripensamento sul piano di acquisto dei aerei ha detto: «Non ho partecipato a nessun CdM nel quale il governo abbia cambiato posizione» ed aggiunge «Pd e Pdl quando erano separati hanno votato gli F35 e mi sembrerebbe strano che ora da uniti non li votino più. In passato anche Rifondazione Comunista era d’accordo». Di altro parere il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio (Pd) in un videoforum su Repubblica.it. «Non si può dire che sia semplicissimo ma dobbiamo fare di tutto per recuperare risorse per l’emergenza vera che non è quella della Difesa ma del lavoro per i giovani. Non ha senso spendere risorse nel comparto militare». Secondo il Ministro «bisogna fare un’ulteriore istruttoria, si può rimodulare questa spesa, ma ci sono diverse implicazioni di lavoro, industria, accordi internazionali. Credo che una revisione andrebbe fatta».

Un Governo in continua fibrillazione che rischia di accartocciarsi con la possibilità di “cadere” a pezzi.  Per mettere freno al clima incandescente è intervenuto anche il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha ammonito tutti con un «più rispetto per istituzioni» ed ha aggiunto «abbiamo bisogno della continuità» spiegando che «è un elemento essenziale e non significa conservatorismo o immobilismo. Vorrei quindi un po’ più di continuità nella istituzione governo, infatti in Italia noi abbiamo il record della fibrillazione politica. Non passano due mesi dalla formazione di un nuovo governo che – ha sottolineato Napolitano – si parla della incombente, imminente e fatale crisi di governo».

Lavoro – Notizie più rassicuranti arrivano dal pacchetto che agevolerà le assunzioni dei giovani in condizioni di maggiore debolezza con  “piano”, da 1,3 miliardi, che il Governo punta a stanziare. E’ quanto si è  appreso da tecnici al lavoro sul provvedimento oltre al miliardo di fondi europei da destinare al Sud, potrebbero esserci altri 300 milioni per le misure di incentivo alle assunzioni al Centro-Nord. Il decreto che sarà esaminato domani nel Consiglio dei Ministri conterrà interventi per accelerare la creazione di posti di lavoro stabili «attraverso forme di decontribuzione per le imprese che assumono giovani in difficoltà economica o convertono contratti temporanei in contratti a tempo indeterminato», così il Presidente del Consiglio dopo il summit e pare che gli sgravi dovrebbero essere limitati agli under 30 disoccupati da almeno 6 mesi e con un basso livello di istruzione o una bassa qualifica professionale. Il decreto legge per il lavoro prevede anche agevolazioni «per chi assume a tempo indeterminato». A riferirlo è stato sempre il Premier in aula a Montecitorio aggiungendo che «Eurofund ha stimato che il costo della disoccupazione giovanile in termini di reddito perduto e di maggiori oneri per assistenza sociale è pari a circa 153 miliardi: una dissipazione senza pari, uno sperpero che la crisi esaspera in un paradossale circolo vizioso».

IVA – Clima di scontro anche sul fronte dell’Iva. Mentre il ministro Delrio rassicura che domani «in Consiglio dei ministri al 99,9% ci sarà il rinvio dell’Iva, di tre mesi, fino a settembre, e nel frattempo si lavora per ristrutturare tutto il sistema delle aliquote», Brunetta del Pdl replica: «Sospensione presa in giro, non ci stiamo».

Europa – A Bruxelles «ci attende un duro confronto» una missione difficile secondo il premier Letta, intervenendo alla Camera e riferendo alla prossima missione in Europa per il consiglio Europeo ha dichiarato: «Se l’Europa si ferma è perduta» e «le ombre sulla tenuta della moneta unica non sono state ancora fugate definitivamente».

Caso Ruby – Intanto tiene banco ancora la sentenza di Milano che ha condannato Silvio Berlusconi a sette anni e interdizione perpetua dai pubblici uffici per il caso Ruby: 5 per concussione e 1 per prostituzione minorile. Mentre il Pdl fa quadrato intorno al suo leader alcuni ipotizzano che la questione mina lo stesso Governo. A preoccuparsene anche il Wall Street Journal che commentando il “Ruby heart-stealer” scrive: «Una sentenza che minaccia di stabilizzare il fragile governo di coalizione in Italia» e «fa seguito a un clamoroso processo che ha gettato luce sulla controversa vita privata dell’ex primo ministro italiano».

Jenny Capozzi

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