Enrico Ruggeri, Pezzi di Vita: le canzoni del nuovo album

Il nuovo album di Enrico Ruggeri si intitola “Pezzi di Vita” e contiene dieci canzoni inedite e quattordici grandi successi del suo repertorio, come “Il mare d’inverno” e “Contessa”, riarrangiati e vestiti di nuovi abiti. Ecco la recensione del disco.

Voto: [usr 4.5]

Pezzi di vita, pezzi di ieri e di domani, pezzi di rock d’autore.  E pensare che Enrico Ruggeri era partito con l’idea di fare un semplice best of, una raccolta dei suoi brani più belli e di successo. Invece ne è risultato un doppio disco ricco di nuove canzoni e di sorprese musicali. Il trentunesimo album dell’artista milanese riparte dal passato per riflettere sul presente e costruire il futuro. Il cantautore scava nell’oggi per scovarne problemi, inquietudini, disordini e controsensi. In “Pezzi di vita” Enrico Ruggeri si confronta con un mondo che appare capovolto, sempre più caotico e in mano a potenti senza scrupoli. Il suo è però un messaggio di speranza e di ottimismo, lanciato per svegliare soprattutto la nuova generazione di giovani.

Il nuovo album si apre con “Sono io quello per strada”, canzone in cui il suo autore e interprete si rivolge a tutti i colleghi che non amano il contatto, il confronto con il proprio pubblico, abituati a porre barriere e a mantenere una certa distanza con i fan. Un atteggiamento “da divi”, che certo non appartiene a Ruggeri: “E mi prendo le mie responsabilità collettive, io non sono la stella che scappa, qui non c’è un sacerdote che scrive. Sono un uomo che cerca, che vive e ne parla con te”. “Fatti rispettare” è un ritorno al punk sociale a cui Enrico si è dedicato per buona parte della sua carriera (“esci dal silenzio di una stanza, non ce la possono fare  per sempre, la storia li deve fermare…”), mentre “Centri commerciali”, più intimista e delicata, parla direttamente ai più giovani, per invitarli a reagire, ad aver fiducia nel futuro (“un’altra vita che non sia questa lunga prigionia di giorni uguali…dovrai seguire il fuoco che ti spinge e le occasioni te le procurerai, costruendo la tua storia via da qui…”).

“Pezzi di vita” prosegue con il rock travolgente de “Il treno del nord”, in viaggio verso un orizzonte diverso, per scappare da un’indifferenza che colpisce in pieno (“e vada come vada, e sia quello che sia, purché non sia come era ieri…”), per giungere al sarcasmo de “Il Re Lucertola”, canzone che tratta il potere vero, non quello di primi ministri e presidenti, ma quello di perfetti sconosciuti (“mezzo rettile, mezzo uomo…”) che siedono nella stanza dei bottoni, losche figure che decidono davvero e muovono i politici come marionette.

Dopo l’epica “La statua senza nome”, in cui l’elettronica la fa da padrone, Enrico Ruggeri ci delizia con la meraviglia di “Tre Signori”, brano struggente dedicato a un trio di grandissimi: Giorgio Gaber, Enzo Iannacci e Giorgio Faletti, qui immaginati mentre si divertono in Paradiso, tra musica, ironia e letteratura.

“Non ho mai pensato prima alle parole che avrei detto, alle frasi su un biglietto, tra il futuro e l’imperfetto…cosa faremo adesso?”. Così recita il testo di “Pezzo di vita”, un crescendo di emozioni che tenta di farsi spazio tra dubbi e domande che faticano a trovare risposte concrete. Ultima traccia del primo disco è “Perdersi nel tempo”, ballad voce-piano che commuove già alle prime note. Enrico Ruggeri ci culla con parole amorevoli e consigli preziosi: “non buttare via i momenti e tieni stretto tra le dita i continui cambiamenti della vita. Vivila! Perdersi l’amore è una follia”.

Nella seconda parte del nuovo album il cantautore reincide, interpretando in una chiave musicale diversa, quattordici canzoni che hanno segnato la sua carriera, sia da solista che con i Decibel. Dalla mitica “Contessa” (molto teatrale e coinvolgente) a “Vivo da Re” (resa più moderna e frizzante), ma anche “Polvere”, “Il mare d’inverno”, “Vecchio frac”, “Nuovo swing”, “Poco più di niente” e “Il futuro è un’ipotesi”, diamanti musicali che brillano oltre il tempo, oltre le mode del momento. Brani che rivivono e parlano a più generazioni, pezzi di coraggio, pezzi di genialità e verità che solo Enrico Ruggeri è in grado di ricomporre per realizzare l’ennesimo disco capolavoro.

Il tour di Enrico Ruggeri:

Macerata (18 aprile – Teatro Lauro Rossi); Milano (27 aprile – Teatro Nazionale); Torino (28 aprile – Le Roi); Lucca (6 maggio – Teatro del Giglio); Brescia (8 maggio – Teatro Santa Giulia); Campione d’Italia (16 maggio – Teatro del Casinò); Roma (25 maggio – Auditorium Parco della Musica).

Silvia Marchetti

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto