Città della Scienza riparte dal cervello

1La Città della Scienza di Napoli, uno dei poli scientifici più rilevanti d’Italia, riparte dal Cervello. Si, il cervello, proprio quello che è mancato ai delinquenti che la notte dello scorso 4 marzo hanno incendiato questa importante struttura. Con una grande festa di riapertura, lo scorso 7 novembre il presidente della Fondazione Idis, Vittorio Silvestrini, ha dato il benvenuto ai rappresentanti delle istituzioni, degli sponsor e ai cittadini facendosi affiancare dal giornalista e divulgatore scientifico Alessandro Cecchi Paone il quale ha preso parte all’evento nelle vesti di cerimoniere e di direttore scientifico della Mostra sul cervello, inaugurata nell’ambito della rassegna scientifica intitolata “Futuro Remoto”. Parole di affetto, di stima, di incoraggiamento, di rabbia e di speranza si sono susseguite durante la serata che ha visto, tra l’altro, la consegna del Premio Città della Scienza per il Dialogo tra le culture a Maya Halevy, direttrice del Bloomfield Science Museum Jerusalem, in memoria di Peter Hillman. Subito dopo si è tenuta la Conferenza di Richard Walker, portavoce ufficiale del progetto “The Human Brain Project”. Il tutto mentre decine di centinaia di persone sono accorse allo Science Center per far sentire tutto il proprio calore e la propria vicinanza allo staff e agli organizzatori della mostra e dell’evento stesso. Grande partecipazione anche da parte di tanti artisti che hanno intrattenuto il pubblico durante la serata: da Eugenio Bennato a Maurizio Capone e Marco Zurzolo e tanti altri. La scia entusiastica si è protratta fino a stamattina quando, in occasione della Giornata Mondiale della Scienza, promossa dall’UNESCO la Città della Scienza ha ribadito, ancora una volta, il proprio impegno a favore della diffusione della scienza come strumento di dialogo, confronto e sviluppo di Pace tra i popoli inserendo la celebrazione della giornata nel programma di Futuro Remoto.

Foto di: Errico Sarmientos

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