Ariana Grande: “My Everything”, la recensione del nuovo album

Fan in fibrillazione per l’uscita di “My Everything”, secondo album di Ariana Grande. La giovane cantante italo-americana, arrivata al successo grazie alla sit-com “Sam&Cat” in onda su Nickelodeon, pubblicherà il nuovo disco di inediti il prossimo 26 agosto. La bella 21enne ha già offerto un assaggio del progetto attraverso il lancio di ben tre singoli che hanno fatto registrare cifre da record nelle vendite. E’ il caso di “Problem”, primo estratto dall’album, che solo nella prima settimana di uscita ha venduto negli Stati Uniti ben 435mila copie, diventando il brano di debutto più scaricato del 2014 e il quarto di sempre di un’artista femminile (il video ha collezionato oltre 143 milioni di views). Anche il secondo singolo, “Break Free” sta facendo letteralmente impazzire i milioni di ammiratori della star nata in Florida ma di chiare origini siciliane e abruzzesi. Per non parlare di “Bang Bang”, che troveremo solo nella versione deluxe dell’album, canzone che ha raggiunto immediatamente la vetta delle charts internazionali, e nella quale Ariana si esibisce accanto alle amiche Nicki Minaj e Jessie J.

Voce magnetica, sguardo ammaliante, viso angelico. Ariana Grande, considerata l’erede di grandi star come Madonna e Lady Gaga, è una piccola ma luminosissima stella del panorama artistico mondiale. Dotata di un’ottima presenza scenica, da fare invidia anche alle performer più esperte e preparate (capacità acquisite recitando in diversi musical a Broadway), questa giovane artista è pronta a battere il record ottenuto con il primo album di inediti, “Yours Truly”, uscito meno di un anno fa. “My Everything” conterrà 12 tracce (15 nella deluxe version) e spazierà dal pop alla dance, dall’r’n’b all’elettronica. Il disco, nato dalla collaborazione con i più importanti produttori del momento, si apre con “Intro”, non un semplice pezzo strumentale, ma una vera storia d’amore narrata attraverso note e parole in un breve lasso di tempo. “Ti darò tutto ciò che ho. Niente di meno. Te lo prometto”, canta Ariana, come fosse una dichiarazione per esprimere un sentimento puro e profondo, un chiaro messaggio ai fan oppure ad una persona in particolare. Pochi secondi di relax, prima di scatenarsi. La seconda traccia, infatti, è “Problem” (ft. Iggy Azalea), hit tutta da ballare che ha conquistato la prima posizione nelle classifiche di ben 65 Paesi. Un brano che rivela di un bacio rubato, dato all’amore sbagliato. A livello tecnico, si tratta di una canzone “di passaggio”, che contiene in sé il sound romantico dell’album di debutto e l’evoluzione strumentale più aggressiva del nuovo progetto. “One Last Time” allontana momentaneamente Ariana dal classico r’n’b per sfociare nell’EDM pop. Potente e accattivante, il pezzo è frutto della mente geniale di Max Martin, professionista che  co-produce anche altri brani di “My Everything”.

In “Why Try” c’è lo zampino di Ryan Tedder dei One Republic. E’ lui, infatti, ad aver scritto buona parte di testo e musica. La batteria insistente ne è una conferma. Il finale, tuttavia, è uno show della Grande. “Break Free”, secondo singolo estratto, nasce dalla collaborazione con Zedd, uno dei produttori più amati degli ultimi anni. Una hit furba e studiata nei minimi dettagli per incantare facilmente i fan della giovane artista, tra brillanti melodie pop e disco. Big Sean realizza per Ariana “Best Mistake”, sesta traccia del disco. Una ballad affascinante e coinvolgente, di una dolcezza disarmante: “Mi chiedi perché amo così tanto tua madre. Perché siete uguali, lei è soltanto più adulta. Per questo ora preservo il mio amore: per donarlo soltanto a te”. Con “Be My Baby” (ft. Chasmere Cat) si torna, per alcuni minuti, indietro nel tempo, alla fine degli anni Novanta, quando artiste del calibro di Brandy e Ashanti facevano sognare ad occhi aperti raccontando di amori da favola e di passioni travolgenti. “My Everything” prosegue con un brano che parla di un ragazzo che tradisce la propria fidanzata con il suo migliore amico. Ariana aveva anticipato tempo fa l’intenzione di pubblicare un pezzo sul tema dell’omosessualità. Promessa mantenuta con “Break Your Heart Right Back ” (ft. Childish Gambino), canzone che prende spunto dalla splendida “I’m Coming Out” di Diana Ross e che consente ad Ariana di esprimersi al meglio, regalando una performance vocale da brividi (che farebbe impallidire anche Mariah Carrey).

Love Me Harder” (ft. The Weeknd) è una piacevole midtempo r’n’b , sexy e provocante con assaggi electro e beats che la incoronano come la canzone regina dell’intero album (perché non farla uscire come singolo?). “A Little Bit Of Your Heart” è un regalo di Harry Styles dei One Direction (con il quale Ariana avrebbe un flirt). Una ballad che ha commosso la stessa cantante, per l’intensità e la bellezza del testo e la delicatezza delle note del piano. Un cambio di passo, una stranezza all’interno di un album energico ma che emoziona e accontenta non solo i fan della Grande ma anche quelli dei 1D.

Ariana Grande con Harry Styles
Ariana Grande con Harry Styles

Il disco si chiude con “Hand On Me” e la titletrack “My Everything”. La penultima traccia ricorda molto lo stile di Rihanna, forse per la ventata hip-hop della base, ma anche per la drammaticità del testo, anticipando la terza e ultima ballad del disco, un brano struggente che parla del dolore dopo la fine di una storia d’amore e degli sbagli compiuti, dei quali ci si accorge troppo tardi, quando ormai la notte è arrivata e la tristezza ha preso il sopravvento. La giusta chiusura per un album dalle infinite sfumature musicali, dai colori vivaci che si alternano o si mescolano a tonalità più fredde e indefinite. Un disco con il quale emozionarsi e riflettere ma anche divertirsi e scatenarsi. “My Everything” segna una svolta decisiva nella carriera di Ariana Grande, artista completa, nonostante la giovane età, amata soprattutto per il talento innato e la capacità di sperimentare e adattare la propria voce a tutti i generi musicali, restando sempre al centro della scena.

Silvia Marchetti

Guarda il video di “Problem”

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