Timeless: trama e recensione del libro di Luigi Toto

La letteratura di genere, quella che viene etichettata come young-adult, con Timeless si arricchisce di una nuova sfumatura. Il libro disponibile dal 7 giugno sia in formato cartaceo che in ebook su tutte le piattaforme digitali, porta la firma di Luigi Toto. L’autore è un giovane blogger originario di Roma, grande cultore dell’arte televisiva americana, con spiccate doti per la scrittura e la sceneggiatura. Timeless è il suo primo romanzo, maturato dopo aver divorato tante serie tv – appunto – e soprattutto dopo aver letto e approfondito la materia di riferimento, anche se il giovane autore non è nuovo a questi esperimenti di scrittura, dato che è molto conosciuto nell’ambiente del web soprattutto in quel magico sottobosco che sono le fan fiction.

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In un momento in cui la narrativa di genere sembra essere caduta in un’impasse senza fine – pochi infatti sono i romanzi degni del nome che portano -, Timeless ha sicuramente un futuro roseo di fronte a sé. Grazie a una scrittura lineare e scorrevole e, soprattutto, grazie a una trama molto coinvolgente che non si perde in giri di parole, Luigi Toto riesce in questo libro a tratteggiare un racconto di grande impatto, stiloso e che si fa leggere tutto d’un fiato. Protagonista è Elias, un ragazzino come tanti che vive una vita apparentemente tranquilla in un paesino del Colorado. Un luogo questo che ha una peculiarità: su un ponte che divide le sponde di un fiume, si dice che le persone ‘perdono il tempo’. Una leggenda che via via è diventata una caratteristica di questa cittadina. Caso vuole però che Elias non è di questo mondo, proviene da un altro tempo, avvenimento che finisce per sconvolgere l’intera esistenza della famiglia Wells. Cresciuto e coccolato da mamma Emily e sorella Rachel, ma visto con un sguardo scostante da fratello Tom, Elias sa di essere un diverso. Tutto cambia quando nella routine familiare irromperà dirompente il bel Sebastian; lui afferma di essere un viaggiatore del tempo e, soprattutto, rivela di essere il fratello di Elias. Da qui in poi cominceranno una serie di sfortunati eventi che condurranno il lettore verso un finale spiazzante e al cardiopalma. “[…]Mia Madre mi diceva sempre che mi sarei sentito un diverso, in ogni contesto, in ogni situazione. Mi diceva anche spesso, ma con meno frequenza, forse per non spaventarmi, che questa sensazione non sarebbe mai passata[…]“

E’ un esordio di tutto rispetto per il giovane Luigi Toto, nessuno credeva potesse essere così emotivamente d’impatto, e nonostante l’autore si trova a costruire un romanzo convenzionale che ricalca molto da vicino la struttura di una serie tv, Timeless vince la scommessa. E’ un libro che cattura l’attenzione fin dal primo capitolo e non ferma la sua corsa; può contare su una lettura semplice e decisa, uno stile fresco, semplice e ilare, e ciò che rende il manoscritto così intrigante è proprio la storia in sé perché, furtivamente, rapisce il cuore del lettore. Timeless non nasconde nessun sottotesto, nessuna chiave di lettura in particolare, vuole essere solo un atto di coraggio, da parte dell’autore, di sperimentare e di mettere alla prova le sue doti di abile scrittore, che in tutta sincerità sono abbastanza palesi. “[…]Mia madre disse ai cittadini di Porterland che ero stato adottato, di certo l’avrebbero preso per una pazza se avesse detto la verità. Sicuramente non poteva dire che mi aveva trovato fra le braccia di suo marito morto dopo che una luce accecante si era palesata sul ponte.[…]” Per essere il primo libro che un giovane autore, in tempi di crisi creativa, ha mandato in stampa e condiviso con il pubblico del web, è una vittoria schiacciante. Non solo si intuisce che il buon Luigi Toto è abile nel tratteggiare la psicologia dei personaggi, ma si intuisce come riesce a tenere sotto controllo l’evolversi della storia, senza sbottonarsi troppo e senza perdersi in colpi di scena telefonati. Ma oltretutto Timeless è una chiara e ben mirata celebrazione di tutta la cultura moderna, dato che fra le pagine, si odono riferimenti a Dawson’s Creek, Gossip Girl, One Three Hill, Lost, Buffy, Fringe e soprattutto l’intero libro è un omaggio alla bellezza ed al fascino dei viaggi nel tempo. (fascino e mistero che neanche a farlo apposta, nella prossima stagione televisiva, verrà ricordato in ben 3 serial americani). Sicuramente ci sarà un sequel – presto o tardi – anche perché ora che il protagonista ha abbracciato il suo destino, c’è da capire come uscirà da quella assurda situazione in cui accidentalmente è caduto. Che la moderna letteratura ha trovato già il suo ‘piccolo’ Re Mida?

 

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