«I beni culturali sono la torta dell’Italia»

In una nazione che cerca di dimenticare il proprio passato per dedicarsi al Gossip e al Grande Fratello c’è chi ancora vede nella storia la nostra salvezza. Costui (non è un alieno ma una persona in carne ed ossa) è Andrea Carandini con il suo libro, edito da La Terza, “Il nuovo dell’Italia è nel passato. Intervista a cura di  Paolo Conti”. 


Nel testo ci si pone una  domanda: Come si può progettare un futuro, anche il più audace e tecnologicamente spregiudicato, se non si è consapevoli del passato che ci ha preceduto ma che tuttavia perdura in noi? I beni culturali sono, con l’istruzione e la ricerca, non la ciliegina sulla torta, bensì la torta stessa dell’Italia futura. «Il nostro paesaggio sono gli avi, siamo noi, è il futuro dei nostri figli. Soltanto 83 generazioni ci separano dalla fondazione di Roma: sono queste generazioni le simboliche autrici delle nostre campagne e città. Non possiamo annientarle distruggendo in poco tempo millenni di fatiche e di ingegno», si legge nel libro che sarà presentato il prossimo 17 aprile 2012 alle 17, a Roma, via Villa Sacchetti 17, presso la sede della Casa Editrice La Terza. Parteciperanno Lorenzo Ornaghi, Enzo Cipolletta, Marisa Dalai Emiliani e Lucio Villari. Modera Paolo Conti. 





12 aprile 2012 ore 12.30

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