Semi di zucca: come mangiarli? Quanti? Proprietà e ricette

Oggi scriverò dei preziosi semi di zucca, di quanti mangiarne e come mangiarli, ma anche delle loro proprietà nutrizionali e consiglierò qualche ricetta. Partiamo dalla zucca che è un grosso frutto polposo, contenente all’interno dei semi e una polpa molto ricca di vitamine, in particolare A e K, ma anche di minerali quali il magnesio e il potassio. Il primo contrasta la debolezza e il nervosismo; è un potente antidolorifico naturale, che serve per combattere o attenuare i dolori muscolari (cervicali e lombari) ed è utile per stabilizzare il sistema elettrico del cuore. Il potassio favorisce il metabolismo cellulare e aiuta i muscoli, mantenendoli attivi. Come avete potuto notare, la natura non sbaglia mai e quindi anche nella zucca i due minerali sono insieme perché entrambi svolgono funzioni analoghe e complementari; di conseguenza i medici preferiscono somministrarli spesso sotto forma d’integratori abbinati. La Vitamina A o retinolo protegge le mucose e la pelle dall’invecchiamento poiché favorisce la formazione del collagene ma è anche un’ottima alleata per la retina; è indispensabile per la crescita, per il sistema immunitario, per la salute di gengive e capelli, inoltre favorisce la sintesi di proteine e la rigenerazione cellulare. La Vitamina K è un eccellente protettore delle ossa, contribuisce al corretto funzionamento di alcune proteine ed è coinvolta nella coagulazione del sangue.

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Potete, dunque, cucinare la polpa della zucca conservando i semi, che hanno delle proprietà nutrizionali elevate. Gli alimenti se consumati nel loro periodo di maturazione portano enormi benefici. La polpa custodisce il seme, forse come il corpo custodisce l’anima, mangiarlo è come caricarsi di energia nuova; è un ricostituente e difatti i semi di zucca, come scrive Riza Alimentazione Naturale (pagine 72 e 73, numero di maggio 2016), sono degli antistress. Ricchi di triptofano – aminoacido precursore della serotonina (l’ormone del buonumore) -, favoriscono il sonno, calmano i nervi e stabilizzano gli ormoni in quante soffrono di sindrome premestruale e sono degli ottimi alleati in menopausa. Hanno buone quantità di fosforo, magnesio e zinco. Un’altra notizia sulle proprietà di questi preziosi alimenti, riguarda alcune loro caratteristiche specifiche. Essi veicolano un messaggio finalizzato allo sviluppo e alla crescita, giacché in ogni seme c’è una potente proteina, la quale ha una carica vitale molto forte: è capace di germinare e riprodurre così un nuovo ciclo vitale; perciò i semi di zucca vengono prescritti anche per aumentare la vitalità e la mobilità degli spermatozoi. In questi semini sono presenti i fitosteroli e la cucurbitacina che contribuiscono a ridurre l’ipertrofia prostatica soprattutto se i semi sono freschi. In particolare la cucurbitacina sconfigge i parassiti intestinali.

I semi di zucca sono un alimento nutraceutico. Quanti e come mangiarli? Fausto Aufiero e Michele Pentassuglia nel loro libro “Il ruolo nutrizionale e terapeutico degli alimenti” scrivono che possono essere consumati da soli in quantità media non superiore a 15-20 grammi al giorno oppure in varie preparazioni nutrizionali. Io ne uso 20 grammi, circa un cucchiaino, nello yogurt (bianco, al naturale e intero). Li acquisto sul web, in negozi on line, dove si trovano scatole di semi di zucca privi di sale, ma potete reperirli in qualsiasi supermercato, presso il reparto del biologico. Possono essere anche tostati in forno, a 160 gradi, per 15-20 muniti al massimo, con un filo di olio extravergine di oliva e paprika. Dopo averli lasciati raffreddare, vanno mangiati subito o in alternativa conservati per qualche giorno in un barattolo con chiusura ermetica. Questa ricetta è molti utile come snack contro la fame nervosa. Un’altra cosa che mi piace fare è mettere 20 grammi a persona di semi di zucca nelle insalate che sono più squisite e salutari. Le controindicazioni? Non consumatene più di 20 grammi al giorno, perché nelle persone predisposte possono provocare crisi cefalalgiche. N.B. Questo articolo non ha finalità terapeutica bensì informativa ed è stato redatto mediante la ricerca di fonti comparate secondo le regole del buon giornalismo divulgativo e scientifico. Ogni informazione è stata verificata. 

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