Sei un leader? Vuoi diventarlo? Ecco cosa devi migliorare

leaderDalla Storia sono ricordate solo quelle persone che hanno fatto veramente la differenza e hanno realizzato grandi cose cambiando il mondo e migliorandolo; queste persone sono un esempio per l’umanità, perché hanno creduto nella forza dei loro sogni e nella loro visione. Non tutti lasciano, dopo la loro morte, un’eredità tale da stimolare e aiutare le generazioni future. Coloro che ci riescono sono dei veri leader. Questi uomini e queste donne avevano delle caratteristiche in comune. Nel primo articolo sulla leadership ho scritto dell’integrità; ora ci soffermeremo sulle altre qualità dei leader.

Il leader non crea solo seguaci, ma spinge altri individui a credere nel cambiamento, rendendoli partecipi e non facendoli sentire manipolati, usati, sfruttati. Tutti i cambiamenti, in ogni ambito, spaventano, quindi il compito di colui, che è alla guida di un team, è quello di eliminare la paura, cancellando i pensieri negativi che si associano ai cambiamenti. L’ignoto fa paura a tutti, perché in esso non ci sono punti di riferimento: al contrario, quando siamo nella nostra zona di sicurezza, ci sentiamo più tranquilli e quindi rilassati, perché conosciamo la situazione, in cui ci troviamo, anche se essa non ci soddisfa del tutto e questo ci basta per accettarla. Il compito principale del leader è quello di far uscire la persona dall’apparente zona di confort, facendole notare quello che non va e al contempo motivandola al cambiamento mostrando i lati positivi associati a esso. Anche nelle situazioni più drammatiche la persona normalmente evita di agire per paura che il risultato possa essere peggiore, ma solo alcuni (e questi sono i leader) convincono altri a osare nonostante le paure. Altra caratteristica essenziale del leader è l’atteggiamento che costui/costei ha nei confronti della realtà che lo circonda. Fondamentale è essere propositivi e credere nelle infinite possibilità che la vita ci offre: le difficoltà si trasformano così in opportunità di crescita e di correzione di comportamenti o iniziative sbagliate. La realtà, per quanto cruda o difficile che sia, non spaventa il leader, il quale segue la sua visione e vede con gli occhi della mente. Quando le cose non vanno bene in un’azienda, si cambia il leader (così come in una squadra di calcio o di un altro sport si fa con l’allenatore) perché compito di chi guida è quello di risolvere i problemi cogliendo le opportunità e non facendosi prendere dal panico. Terzo elemento chiave del leader è la sua capacità di far crescere chi lavora per lui. Importante per un capo è formare e far evolvere il suo gruppo incoraggiandolo e motivandolo a credere nelle sue capacità. Un manager ha il dovere di far svolgere al meglio una mansione ai suoi subordinati, per il leader è diverso: il suo compito principale è quello far crescere le persone, facendole prendere coscienza della loro forza, perché ogni essere umano ha la capacità di compiere delle cose straordinario. In conclusione, essere un leader non è così facile, ma a quanti si trovano in una posizione tale da dover guidare o gestire altre persone suggerisco di non trascurare le caratteristiche citate sopra, perché esse sono essenziali. Quando siete a capo di un gruppo e dovete portare avanti un progetto, le difficoltà, le sfide o le incomprensioni sono molteplici, tuttavia se vuoi diventare un vero leader in qualsiasi contesto devi imparare a superare queste difficoltà, lavorando su te stesso per migliorare la tua capacità di leadership.

Carmine Caso

 

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