Più cultura per tutti, scrive il ministro Bray

©Salone del Libro - Nella Foto il Ministro Massimo Bray
©Salone del Libro – Nella Foto il Ministro Massimo Bray

Roma- In Italia, le mete turistiche, i turisti e il turismo non manca. Ciò di cui in nostro Bel Paese difetta, sono i mezzi dispiegati per far si che le maglie di questa catena si aggancino. 

Una lettera scritta il giorno di Ferragosto, dal Ministro Bray, espone chiaramente la questione Italia-Cultura.

Il suggerimento che trapela tra le righe, riguarda i beni culturali, solitamente prese d’assalto dalla bulimia culturale. Per evitare la nausea post-gita, è importante somministrare il piccole dosi, ma spesso, il nutrimento richiesto dalla fame del sapere.

Certo, gli italiani non ne fanno un uso abbondante, quindi non corrono il rischio di un’ indigestione.

Il turismo di massa- afferma il Ministro dei beni culturali- è un importante punto di vista per un ritorno economico. Dovrebbe diventare più appetibile ed accessibile, trasformandolo da turismo di nicchia a turismo per tutti.

Definiamo il termine turismo culturale: fa riferimento a ogni visitatore  o viaggiatore che approda in una città d’arte.

Le stime- Secondo un sondaggio recente, i dati sul turismo in Italia sono incoraggianti. Secondo Bray, la differenza si ha nel momento in cui un visitatore tre un arricchimento intellettuale, visitando un qualsiasi luogo che appartiene al patrimonio culturale italiano

Le mete preferite dai turisti- 

  • Verona, la Casa di Giulietta. Pochi però sanno che a poche centinaia di metri si può scoprire nella chiesa di Sant’Anastasia la modernità del S. Giorgio che libera la principessa del Pisanello.
  • Roma, la Bocca della Verità. Ma è importante anche sapere che al di là del muro ,si conserva una delle reliquie più preziose del Medioevo romano; un grande mosaico dell’ottavo secolo che proviene da una cappella dell’antica basilica di San Pietro.

E ancora, il Giudizio Universale di Michelangelo non può essere compreso senza conoscere i rapporti che Michelangelo aveva con Vittoria Colonna.

Occorre dunque allargare gli orizzonti ed aprire la mente, oltrepassando i “pacchetti standard”. Il turismo, questo di nicchia, non deve essere più tale. Questi luoghi inesplorati, mai conosciuti, insoliti devono entrare a tutti gli effetti nei programmi dei visitatori, offrendo così l’opportunità di conoscere le mille sfumature dell’arte italiana promuovendo la crescita culturale dei singoli.

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