La moglie magica, la recensione del nuovo libro di Sveva Casati Modignani

la-moglie-magica-di-sveva-casati-modignani-L-BQ5DanA volte l’amore, quando non è Amore, può diventare possessivo, frustrante e violento. Un sentimento così può soffocare e distruggere sia chi lo prova e sia chi lo subisce, ma la soluzione potrebbe essere a portata di mano, più semplice di quanto pensiamo. Magìa, la protagonista de “La moglie magica” – il nuovo romanzo di Sveva Casati Modignani, edito da Sperling & Kupfer – non ne può più di quel rapporto coniugale insano e, dopo aver tentato il suicidio, decide di percorrere un’altra strada, quella della preghiera. Lo deve a se stessa e ai suoi due figli! Sveva Casati Modignani affronta un tema insolito, scrivendo di violenza sulle donne. Figure eteree, fragili, eterne sognatrici che si accontentano di poco e, anziché investire su stesse, aspettano il principe azzurro per condurre una vita migliore. Ed è quello che fa Magìa, una ragazza semplice che abita in un paesino isolato, sulle montagne, ed è fidanzata con una persona perbene di cui però non è innamorata. Un giorno incontra il bel Paolo Pinazzi, un uomo ricco e dallo sguardo tenebroso, e se ne innamora perdutamente, sottovalutando o meglio facendo finta di non vedere aspetti del suo carattere che con il tempo trasformeranno le ore, i mesi, gli anni di Magia in un inferno senza fine. Eppure, per tutto c’è rimedio. Sveva Casati Modignani ne “La moglie magica” mostra anche le falle di un sistema giudiziario che poco protegge le donne, e lo fa con un finale che forse non le appartiene e che ci pone di fronte a un inquietante interrogativo: ma si deve per forza arrivare a tanto? Magìa conserva la delicatezza e l’onestà degli altri personaggi femminili, nati dalla fantasia della scrittrice, ma se ne differenzia proprio per l’ingenuità e le aspettative iniziali…

Maria Ianniciello

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto