Cioccolato: molti benefici ma se fondente, ecco perché

© Marco Mayer - Fotolia.com
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La Pasqua è il periodo dell’anno in cui si mangia più cioccolato, un alimento nutriente che però se consumato in eccesso fa male alla salute. I benefici terapeutici di questo prezioso micronutriente sono diversi. Fausto Aufiero e Michele Pentassuglia nel libro “Il ruolo nutrizionale e terapeutico degli alimenti” (International Printing Editore), spiegano che «per la ricchezza di alcaloidi il cacao e il cioccolato fondente avranno una funzione tonica nei soggetti che necessitano di una stimolazione del sistema nervoso o di un rapido apporto energetico». Essi sono anche ricchi di potassio, ferro, fosforo e magnesio, soprattutto quello fondente, ma anche di vitamine del gruppo B, D ed E. Per questo motivo, scrivono i due specialisti, sono entrambi adatti in soggetti stressati. I diabetici possono assumere cioccolato fondente ma non quello al latte, ricco di zuccheri aggiunti. Questo alimento è un valido sostegno, sempre se non se ne fa abuso, per i soggetti depressi e nella seconda parte (la fase progestinica) del ciclo mestruale, tuttavia se ne sconsiglia l’assunzione nelle persone che soffrono di insufficienza renale e con patologie epatiche. In particolare, si può mangiare cioccolato fondente (se non abbiamo particolari problemi di salute) fino a 25 grammi al giorno, perché esso è ricco di magnesio, un minerale che può contrastare la stanchezza, contribuendo al corretto funzionamento del sistema nervoso; inoltre questo minerale distende i muscoli. Il magnesio fa bene, se con il fosforo, ai denti e alle ossa. Il cioccolato fondente è indicato in particolare per le donne in fase premestruale, proprio perché, sempre se non si eccede con le dosi, potrebbe attenuare i dolori e i disagi, anche psichici, che precedono le mestruazioni.

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