Milano, in restauro la statua che non piacque a Napoleone

La fase di movimentazione della statua
La fase di movimentazione della statua

Il Napoleone di Antonio Canova è una delle opere più prestigiose realizzate dallo scultore e pittore italiano, apprezzato ancor di più per altri capolavori, quali per esempio Amore & Psiche e Paolina Borghese. La statua di Napoleone si erge, con suoi tre metri e quarantatre centimetri di altezza, mostrandosi in tutta la sua virilità, ma l’imperatore all’epoca non l’apprezzò, forse perché la scultura gli conferiva un’immagine che non si avvicinava neppure lontanamente alle sue fattezze fisiche, non proprio in linea con l’ideale di bellezza classica, in voga nelle opere di Canova, che – come rappresentante del Neoclassicismo – aveva voluto dare a Napoleone l’aspetto valoroso di Marte, il dio della guerra, anche se molti critici sostennero che l’artista non aveva imitato i greci. “Napoleone come Marte Pacificatore” (questo il nome dell’opera) è custodita all’Apsley House a Londra. Una copia di bronzo invece è conservata nel Palazzo Brera a Milano. Quest’ultima dal 30 settembre 2013 è soggetta a una capillare e minuziosa opera di restauro, suddivisa in più fasi. La prima fase è durata tre mesi, nel corso dei quali diversi Enti, fra cui lo studio Myallonnier, l’Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali nonché l’Istituto di Scienze marine del CNR, hanno eseguito varie operazioni, in particolare la digitalizzazione della scansione in 3D del manufatto e diversi prelievi. Attualmente la statua è stata collocata in posizione orizzontale nel cortile d’onore del Palazzo Brera, dove è stato anche costruito da Mario Bellini, con grafica di Italo Lupi, un laboratorio che darà la possibilità ai visitatori di seguire i lavori. La scultura resterà in questa posizione fino a giugno, in modo da consentire agli esperti di continuare il restauro, il cui progetto è stato realizzato da Daniele Pescarmona della Soprintendenza per i beni Storici Artistici e Etnoantropologici di Milano, che dirige i lavori, e dall’Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi, con il sostegno della Bank of America Merrill Lynch 2013 Art Conservation Project.

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