Ischia, il Giardino della Mortella: un Paradiso del cuore

La roccia di Sir William Walton @culturaeculture.it
La roccia di Sir William Walton @culturaeculture.it

Dante affermava: «Tre cose ci sono rimaste del Paradiso: le stelle, i fiori e i bambini». Per ammirare la magnificenza delle stelle, basta alzare per un attimo di notte gli occhi al cielo; la sensazione è così forte che ti senti piccolo e spesso spaesato.

L’immensità dell’Universo fa proprio paura. Diversa è la sensazione che si prova quando si osservano gli occhi espressivi e pieni di vita di un bambino che non giudica, né interpreta, perché non ha pregiudizi. Impara. Tutto ciò che il bambino fa è volto solo all’apprendimento. Siamo dunque pervasi di tenerezza. E i fiori?

©culturaeculture.it
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Il fiore, che è delicato come un bimbo in fasce, propaga il suo profumo nell’ambiente facendosi ammirare in tutta la sua bellezza. Le piante, e quindi anche i fiori, sono terapeutiche, curative. Lo avevano capito bene Susana e William Walton, che commissionarono nel 1956 all’architetto Russel Page la realizzazione di uno splendido giardino sull’isola di Ischia, nei pressi del comune di Forio. Il parco è conosciuto come Il Giardino della Mortella, che ho visitato qualche giorno fa.

Superato l’ingresso, sembra già di essere nel Paradiso Terrestre. Partendo dalla zona inferiore, si percorre un viale procedendo gradualmente verso l’area superiore del parco, dove si trovano le suggestive terrazze e balconate che si affacciano sulla baia di Forio. Lungo i sentieri si scorgono piante tropicali e subtropicali di provenienza diversa, dando al visitatore l’immediata percezione, seppur solo per un paio d’ore, di non essere in Italia, tranne quando arriviamo nella zona riservata alla flora Mediterranea. Lo spirito di Susana Walton aleggia indisturbato tra le pergole, le serre e i faraglioni del giardino. Susana – nata in Argentina nel 1926 – era una donna indipendente e colta che s’innamorò perdutamente del noto compositore William Walton, molto più anziano di lei.

Veduta Panoramica di Forio - @culturaeculture.it
Veduta Panoramica di Forio – @culturaeculture.it

 

Nel 1949 i coniugi Walton si trasferirono a Ischia, dove acquistarono un terreno, sul quale edificarono la loro casa creando un immenso giardino, al quale Lady Walton si dedicò con passione. Susana, dopo la morte del marito, trasformò questo posto in un parco interamente dedicato alla memoria di William, creando anche la Fondazione William Walton che intende non solo curare il giardino ma anche diffondere la musica mediante diverse iniziative, tra cui concerti annuali che si svolgono proprio in questo pezzo di Paradiso. Nel Giardino della Mortella c’è inoltre un museo, che custodisce oggetti e documenti di William Walton, una collezione di fotografie del fotografo inglese Cecil Beaton e un teatrino delle marionette realizzato da Lele Luzzatti.

Tempio del Sole @culturaeculture.it
Tempio del Sole @culturaeculture.it

La serra delle orchidee e il Tempio del Sole ci lasciano senza parole. Ma il momento della contemplazione giunge quando entriamo nella Serra Tropicale chiamata “Victoria House”, in onore di Victoria amazonica, la ninfea gigante che cresce in una vasca dalla cui bocca scorga acqua. Accanto a Victoria, ci sono orchidee, bromelie, araceae e due rampicanti dai nomi impronunciabili. Qui tutto è bellezza che non si può descrivere con frasi e termini banali. Qui la razionalità tace e c’è spazio solo per il cuore e la meditazione. Quando esco dal Giardino penso: «Aveva ragione il Sommo Poeta. I fiori ti donano la gioia di vivere per un momento in Paradiso».

La curiosità – Mortella è un termine del dialetto napoletano che si riferisce al “Mirto Divino”, una pianta tipica della Macchia Mediterranea.

Maria Ianniciello

Aperto da Pasqua a ottobre (martedì, giovedì, sabato e domenica, dalle 9 alle 19)

 

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