Elezione Presidente della Repubblica, due fumate nere

©endemico - Fotolia.com
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Due fumate nere oggi per l’elezione del dodicesimo presidente della Repubblica Italiana. Nulla di fatto per Franco Marino, quindi, né al primo né al secondo scrutinio. Come anche per Stefano Rodotà, il candidato del Movimento 5 Stelle che, dopo aver eletto alle Quirinarie la giornalista Milena Gabanelli, che ha rinunciato alla candidatura, ha optato per il noto giurista.

Nel secondo scrutinio sono prevalse le schede bianche che sono state 418. Molti i voti dispersi e diversi quelli protesta, con nomi anche del mondo del cinema o della moda. Rodotà nella votazione pomeridiana ha ottenuto 230 voti, seguito da Sergio Chiamparino con 90 preferenze che, secondo indiscrezioni, sembra sia stato anche votato da candidati di Scelta Civica. Crescono Massimo D’Alema e Romano Prodi, ma anche Bonino e Sergio De Caprio. Pd, Pdl e diversi esponenti di Scelta Civica, dopo aver votato per Franco Marino, hanno invece optato per le schede bianche.

Per essere eletto il candidato deve ottenere la maggioranza di due terzi dell’assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta (la metà più uno).

Intanto Pier Luigi Bersani promette: «Fase nuova, faremo una nuova proposta, la nostra assemblea sceglierà democraticamente un candidato». Il terzo scrutinio è fissato per domani alle 10, i capigruppo si riuniranno invece alle 9. Potrebbe però slittare a sabato mattina la quarta votazione, forse quella decisiva visto che come da regolamento basta la maggioranza assoluta.

Carla Cesinali

 

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