Como, una mostra sulle trasformazioni del panorama urbano

Sant'EliaCome ogni primavera torna a Como l’appuntamento con la grande arte. Inaugurata il 24 di marzo e visitabile sino al 14 di luglio, l’esposizione a Villa Olmo quest’anno è dedicata alle visioni urbane. 100 opere, alcune inedite, tra dipinti, disegni, modelli, filmati, installazioni di artisti, architetti e registi, per analizzare un secolo di riflessioni sullo sviluppo del patrimonio urbano.

“La città nuova. Oltre Sant’Elia”, questo il titolo della mostra lariana, che proporrà interventi di personalità quali, appunto, l’architetto futurista e comasco Antonio Sant’Elia, Umberto Boccioni, Fernand Léger, Mario Sironi, Le Corbusier, Frank Lloyd Wright, Fritz Lang, Yona Friedman, Archizoom, Superstudio, Chris Burden, Carsten Höller e molti altri.

Primo step di un percorso più complesso, la rassegna vedrà nel 2015 il suo ideale completamento in concomitanza con l’apertura dell’Expo 2015 di Milano. In quell’occasione si terrà, infatti, una grande esposizione dedicata alle tematiche dello spazio urbano, delle sue identità presenti e future, dei luoghi e delle forme della convivenza collettiva.

«La mostra – afferma Luigi Cavadini, assessore alla Cultura del Comune di Como – nasce dalla considerazione che parlare di Expo significa parlare di città. Questo comporta una riflessione sul futuro e sullo sviluppo del panorama urbano. È naturale – continua – che tutto dovesse partire da Antonio Sant’Elia che, all’inizio del secolo scorso, guardava a queste prospettive con occhio lucido e lungimirante. L’iniziativa rappresenta anche la volontà dell’amministrazione di rivalutare la figura dell’architetto comasco e il patrimonio conservato nella pinacoteca cittadina».

Tornando alla mostra, il percorso espositivo in Villa Olmo si apre con ‘La Città Nuova’, una serie di dodici disegni che Sant’Elia aveva presentato alla mostra milanese delle Nuove Tendenze del 1914, nei quali si riassumevano le visioni urbane del giovane architetto comasco. Nel corso dell’Ottocento la metropoli era apparsa come una delle manifestazioni più drammatiche e più contraddittorie dell’età moderna, caratterizzata da problemi igienici, morali, politici, culturali, funzionali.

A questi temi hanno cercato di dare risposte radicali grandi architetti come Le Corbusier, con le visioni della città ideale americana, fondata sulla casa d’abitazione unifamiliare e di cui è in mostra il modello. E così via lungo la linea del tempo, sino ad arrivare alla ricerca artistica degli anni più recenti.

 

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