VENDOLA: «MONTI? SEGUE ALTRE DIREZIONI»

©Franco Buttaro - nella foto Nichi Vendola
©Franco Buttaro – nella foto Nichi Vendola

 

BOLOGNA – Non nasconde una certa emozione Nichi Vendola durante la visita al Museo della Memoria di Ustica, prima tappa della sua giornata nella città delle Due Torri. Malgrado il riconoscimento recente che fu un missile ad abbattere il DC9, il presidente di Sel avverte: «Ustica rimane una ferita aperta nella coscienza democratica del Paese. Finchè non saranno esorcizzate le ombre del passato, non riusciremo ad essere una democrazia compiuta». Poi aggiunge: «Troppe verità sono sepolte sotto cumuli di menzogne di Stato, di omertà anche istituzionali. Credo che l’Italia non possa smarrire la memoria e non possa non solo dimenticare, ma anche ignorare il fatto che è difficile guadagnare futuro se non avremo il coraggio di dire tutte le verità anche quelle più sconvenienti».

©Franco Buttaro - Nichi Vendola con Emilio Buttaro
©Franco Buttaro – Nichi Vendola con Emilio Buttaro

L’attenzione si sposta sugli arresti eccellenti degli ultimi tempi, non ultimo il terremoto Finmeccanica: «Oggi la corruzione non sembra più una patologia ma la fisiologia del sistema Italia. E’ un copione che si ripete tristemente dai tempi dello scandalo Lockheed. Una moderna classe dirigente dovrebbe avere il coraggio, come non ha fatto nell’ultimo anno il Governo in carica, di affrontare di petto il nodo strutturale della corruzione».

Ma se Monti ha detto che si candida per i giovani, Vendola per chi si candida? «Per i vecchi che oggi sono nella condizione di esodati. Mi candido per tutti i precari condannati a vivere una dimensione particolare come in una porta girevole, entrando e uscendo dal mercato del lavoro. Ed ancora per gli studenti che hanno subito un delitto quasi perfetto, quello della scuola pubblica e dell’Università compiuto sotto l’insegna del ministro Gelmini e che non è stato affrontato nell’anno del governo Monti con la scelta necessaria che dovrebbe essere quella di fare un investimento poderoso in istruzione e in cultura. Proprio il mancato appuntamento col finanziamento alla cultura, è una delle radici del decadimento del nostro Paese». Intrattenendosi con i giornalisti, il governatore della Puglia prova poi a spiegare cosa si sente di garantire ad un elettore di Sel: «Ho scelto di costruire con Bersani un’alleanza, ho scelto di costruire un partito per vincere le elezioni e per praticare il governo come il luogo del cambiamento». E sull’ipotesi di un esecutivo allargato a Monti, nessun dubbio: «Chiunque metta al primo posto nella sua agenda, lavoro e giustizia sociale avrà il nostro appoggio anche se finora nel programma del Professore ci sono indicazioni che vanno verso un’altra direzione».

©Fraco Buttaro - Nichi Vendola con i giornalisti
©Fraco Buttaro – Nichi Vendola con i giornalisti

Infine un commento alla comparsa dell’amore omosessuale già nella serata inaugurale del Festival di Sanremo. «Sono contento che ciò accada ma sottolineo il fatto che un bacio tra due ragazzi a Sanremo venga considerato come un evento speciale. L’Italia è il paese dell’acquasantiera esibita in campagna elettorale da chi pratica il burlesque nella vita notturna. E’ un paese ipocrita e quel bacio tra due ragazzi indica qual è il punto di arretratezza e di anacronismo in cui vive l’Italia»

Emilio Buttaro

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