SIAMO FIGLI DELLE STELLE

“Abbi il coraggio di conoscere”.  Rita Levi Montalcini

©NASA/JPL-Caltech/Penn State/DSS
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Il cielo si fondeva con la terra, rendendo meno spaventoso il buio senza fine di quel luogo immerso nella natura. Era notte fonda e, passeggiando lungo il sentiero, guardai più volte le stelle, miliardi di punti luminosi che sembravano incollati gli uni agli altri. Ma possibile che per vedere tanta bellezza ero dovuta arrivare sul Grand Canyon? Possibile che la Natura avesse dato il meglio di sé solo in quest’angolo d’America? No, ero io che in Italia non guardavo il Creato per quello che era e mi limitavo a farmi scivolare di dosso la vita. Ero io che osservavo la Natura con gli occhi della ragione anziché farmi trasportare nei giardini fioriti della consapevolezza dalla parte più profonda di me. Le recenti scoperte scientifiche ci mostrano chiaramente come i nostri sensi siano limitati; in realtà ogni essere umano è come quell’uomo bendato che scambia un elefante per un serpente o per una colonna. Da un’attenta indagine al microscopio, scopriamo che la materia (comprese le nostre cellule) è costituita da atomi che somigliano al sistema solare: al centro c’è il nucleo, intorno al quale ruotano gli elettroni, i protoni, i neutroni e altre microparticelle con funzioni diverse. Secondo, la teoria delle stringhe, le particelle subatomiche sarebbero costituite da piccole stringhe che vibrano, cioè dalla stessa energia di cui è composto l’Universo. Ma purtroppo la scienza tradizionale, e di conseguenza tutta l’umanità, si è concentrata unicamente sulla materia, senza porsi le dovute domande, a cui sta rispondendo però la fisica quantistica secondo la quale l’uomo (e non solo) è un intenso campo elettromagnetico, collegato con il Tutto, di cui non siamo i protagonisti bensì parte integrante. Tutto non ruota intorno all’uomo. Consci di questo, possiamo veramente comprendere il senso della nostra vita. E, abbattendo le barriere dell’ego, cominceremo a rispettare di più non solo i nostri simili ma anche il nostro pianeta e di conseguenza l’Universo, esprimendo così gratitudine per quello che ogni giorno il nostro corpo è in grado di fare. Sapete che il nostro sistema immunitario ogni giorno “abbatte” le ipotetiche cellule cancerogene? Che ogni giorno come un grande esercito vigila sul nostro meraviglioso organismo? La gratitudine per la vita, in ogni sua forma, è uno dei sentimenti più nobili, a patto che però essa non sfoci in servilismo…

Maria Ianniciello 

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