L’ARIANNA TORNA AGLI UFFIZI

È tornata nella Galleria degli Uffizi dopo quasi 220 anni di “pellegrinaggio” in varie sedi e dal prossimo 17 dicembre sarà una delle novità del riallestimento della Sala 35, detta di Michelangelo per via della presenza del celebre Tondo Doni, unica pittura certa del grande artista. L’Arianna addormentata – copia romana del III secolo a.C. di una scultura ellenistica, dalle dimensioni notevoli e pesante poco meno di due tonnellate – questa mattina, 26 novembre 2012, è stata la protagonista di una spettacolare operazione di trasporto e di sollevamento (fino ai 25 metri d’altezza della terrazza degli Uffizi, sopra la Loggia de’ Lanzi) prima di fare il suo ingresso, a bordo di uno speciale carrello, nel corridoio di ponente della Galleria. Dopo l’ingabbiamento in una speciale struttura metallica, la statua è stata posizionata su un camion che, in una manciata di minuti, ha coperto le poche decine di metri che la separavano dall’area antistante la nuova scala di ponente degli Uffizi, dove ad attenderla c’era uno speciale carro-gru della Caf, con braccio telescopico di 30 metri, che l’ha sollevata e posata dolcemente a pochi metri dallo scivolo permettendole di rientrare nel museo che aveva lasciato intorno al 1794.

L’operazione, durata in tutto circa due ore e mezzo, si è svolta sotto il controllo della soprintendente Cristina Acidini, del direttore della Galleria degli Uffizi Antonio Natali e del responsabile tecnico delle operazioni Antonio Russo. Dopo il restauro curato dai tecnici della Nike e lo spettacolare trasporto, e grazie alla collaborazione della Direzione del Museo Archeologico di Firenze e alla generosità degli Amici degli Uffizi, la scultura diverrà parte integrante del nuovo allestimento della Sala 35 degli Uffizi, dove la si potrà ammirare, oltre che al Tondo Doni, insieme a opere di Bugiardini, Albertinelli, Fra’ Bartolomeo, Granacci, Andrea Del Sarto, Franciabigio e Berruguete.

«Con questo allestimento, coerente con la nuova sala dedicata alla scultura antica in apertura del Cinquecento – ha detto la soprintendente Cristina Acidini – si conferma la rievocazione del paragone fra l’Antico e i moderni che diede slancio ai sommi artisti del Cinquecento, Michelangelo compreso. Si sta così scrivendo agli Uffizi un nuovo capitolo di museologia».

Dal canto suo il direttore della Galleria degli Uffizi, Antonio Natali, responsabile del progetto, ha aggiunto che «proprio al centro della nuova sala dedicata a Michelangelo e ai maestri fiorentini di primissimo Cinquecento, sarà posta a fulcro la monumentale statua di Ariadne, nota ai più col nome di Cleopatra. E come Cleopatra la menziona Vasari, quando l’annovera nel gruppo dei marmi ellenistici che, a suo giudizio, furono d’un fascino così intenso da condizionare il corso dell’arte, dando avvio alla cosiddetta ‘maniera moderna’».

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto