LA NOSTALGIA CANAGLIA DI BERLUSCONI

© christophe BOISSON – Fotolia.com

Dietro Front di Berlusconi sul Popolo delle Libertà. L’ex premier infatti vorrebbe, come ha annunciato lunedì scorso ad Arcore, far rivivere Forza Italia, il partito con cui Silvio Berlusconi fece il suo debutto in politica nel 1994.

Forza Italia, il cui nome deriva da uno slogan della Democrazia Cristiana, nasce nel 1993 diventando così in poco tempo il primo partito italiano. Berlusconi, che riesce ben presto a conquistare i connazionali con il suo partito di cui era ed è il leader indiscusso, nel novembre 2007 annuncia la nascita del Popolo della Libertà (Pdl), costituito da Forza Italia e Alleanza Nazionale. Un connubio che è destinato però a disgregarsi nel momento in cui cominciano ad affiorare i primi attriti tra il capo di An, Gianfranco Fini, e Berlusconi. Le cose per il Pdl sono gradualmente precipitate, fino a degenerare del tutto quando il presidente del Consiglio è stato costretto a dimettersi a causa della crisi finanziaria, cedendo così il posto al Governo tecnico di Mario Monti.

Adesso nel Pdl l’indecisione regna sovrana. E, mentre Angelino Alfano teme di essere travolto dal voto siciliano, Berlusconi anche se non lo ha mai ufficializzato si candiderà perché, come ha più volte fatto intuire, il partito senza di lui è destinato a morire…

Quindi, l’imprenditore di Arcore, forse speranzoso di suscitare lieti ricordi negli italiani, dichiara con decisione: «Si ritorna a Forza Italia», rallegrando Daniela Santanché.

Intanto il dibattito politico si sta infiammando anche a causa della legge elettorale, tanto che sia il Pd sia il Pdl sembrano orientati sull’attuale sistema definito dal politologo Giovanni Sartori “Porcellum” ricalcando le parole di Renato Calderoli, ideatore della legge che in un’intervista l’aveva definita una “porcata”.

Il testo, che è al vaglio del Parlamento, prevede un sistema proporzionale corretto con sbarramento al 5 per cento. Si ritorna al voto di preferenza: due terzi dei parlamentari verrebbe eletto con questo sistema mentre un terzo dei deputati con lista bloccata. E’ previsto anche un premio di maggioranza, senza soglia, del 12,5 per cento dei seggi alla lista o alla coalizione più votata.

Carla Cesinali

 

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto