A MILANO “L’EDIPO RE” DI SOFOCLE

L’Edipo re di Sofocle, nella lettura iperbolica e visionaria di Marcido Marcidorjs, compagnia storica, voce imprescindibile nel panorama italiano del teatro di ricerca, arriva al Piccolo Teatro Studio Expo di Milano, dal 5 al 10 novembre 2012.

Un’enorme ziggurat, una piramide mesoamericana che si trasforma in bunker, con botole, rotaie su cui far scorrere carrelli e pannelli semoventi. Ideato da Daniela Dal Cin, un impianto scenografico di potente impatto visivo è cornice della versione della tragedia di Sofocle firmata da Marco Isidori.

«Un elemento importante – spiega il regista – che ci ha guidato nella decisione di rappresentare questo corpo teatrale così tanto incrostato di suggestioni interpretative tra loro anche in palese discordanza, è stata la continuata, amorosa, fedele frequentazione dell’Edipo il Tiranno di Hölderlin».

Hölderlin, insieme naturalmente con la profonda maestria sofoclea, è il mentore della versione marcidoriana della tragedia: «Non ci siamo serviti direttamente della traduzione che il poeta tedesco fece del capolavoro sofocleo (traduzione all’epoca negletta e persino derisa)», continua Isidori. «Anche se assai discosta da questa, la nostra ‘riscrittura’ dell’Edipo è stata spiritualmente influenzata dall’esito del gigantesco lavoro di sonda che Hölderlin ha dedicato all’originale dettato greco. L’antichità del Teatro garantisce l’assoluta modernità del Teatro».

Ne risulta un testo fedele all’originale e insieme irriverente, dissacrante. Tra colori psichedelici, costumi imprevedibili e musiche che accostano il repertorio classico al rock, prende corpo uno spettacolo suggestivo, animato da ingegno visionario e scrittura drammaturgica fuori dagli schemi.

L’Edipo re dei Marcido scava nei significati più profondi del testo: tra ironia e disperazione, l’inesorabile solitudine di chi è vittima del proprio destino.

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